10 marzo 2000. Il grande crollo: si sgonfia la bolla delle internet company

E' la fine di un periodo storico incredibile in cui a Milano il denaro sembrava scorrere a fiumi verso chi aveva una buona idea

0
il dito di cattelan
Un dettaglio del dito
Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

Il 10 marzo 2000 con un primo calo del 10% nella Borsa di Milano ebbe inizio un crollo che portò in pochi mesi al collasso del mercato. E’ la fine di un periodo storico incredibile in cui a Milano il denaro sembrava scorrere a fiumi verso chi aveva una buona idea. Come non successe mai più. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

10 marzo 2000. Il grande crollo: si sgonfia la bolla delle internet company

Andamento della Borsa di Milano dalla bolla internet di inizio anni duemila in poi
Andamento della Borsa di Milano dalla bolla internet di inizio anni duemila in poi

Ci sono stagioni che brillano di una luce particolare, momenti in cui tutto sembra possibile. Milano, alla fine degli anni ’90, visse una di quelle stagioni magiche, sospesa tra euforia e illusione. Erano gli anni della bolla delle dot-com, un vortice di innovazione e speculazione che prometteva di riscrivere le regole dell’economia.

Si parlava di new economy, di un mondo nuovo in cui il profitto contava meno della crescita esponenziale degli utenti. Bastava un’idea, un dominio internet e una ragione sociale con dentro un “.com” per far impennare le quotazioni. Il denaro scorreva a fiumi: investitori, accademici e manager in pensione inseguivano giovani talenti con un sogno digitale, pronti a finanziare anche le idee più stravaganti.

Il boom generò situazioni surreali. Tiscali, la giovane stella del web italiano, arrivò a valere 18 miliardi di euro, più della Fiat. Virgilio Degiovanni, con il suo progetto Freedomland, scommetteva su una Internet dentro la TV, mentre Nicola Grauso accumulava domini come fossero pepite d’oro. Intanto, motori di ricerca preistorici come Excite tentavano di sfidare il futuro.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Ma quando i sogni si costruiscono sulla sabbia, prima o poi arriva la marea. Il 10 marzo 2000 bastò un primo calo del 10% per innescare il crollo. In pochi mesi la new economy si sbriciolò. Sul Nasdaq, metà delle società quotate nel 2000 scomparve entro il 2004. Colossi come Cisco Systems persero il 90% del loro valore, mentre Amazon.com, dopo essere crollata da 107 a 7 dollari per azione, si sarebbe poi rialzata in modo epico nel decennio successivo.

Alla Borsa di Milano, le superstar di ieri divennero i fallimenti di domani: Biscom, Finmatica, Freedomland si dissolsero nel nulla. I 18 miliardi di Tiscali? Dieci anni dopo erano ridotti a 200 milioni. Il sogno si era infranto, lasciando dietro di sé un deserto di poltrone in pelle umana e piante di ficus, come nei sogni di gloria del ragionier Fantozzi.

Eppure, da quel periodo sono sopravvissuti alcuni protagonisti: Volagratis (oggi BravoFly), Affaritaliani, Mutuionline. E soprattutto, resta la memoria di un’epoca folle e straordinaria, in cui un’idea brillante poteva valere una fortuna e un punto messo al posto giusto poteva cambiare un destino.

Leggi anche: Quando a Milano un punto valeva oro

ANDREA ZOPPOLATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore


Articolo precedenteLe 7 parole più belle in italiano… secondo i milanesi
Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome