La storia recente delle archistar, è costellata di progetti sensazionali che vanno oltre quel sottile confine che divide la visione dai limiti umani. Che infatti non sono stati superati del tutto.
Vedremo costruzioni estreme, anche in cerca di una collocazione precisa, la cui audacia mette in discussione tutto quello che sappiamo dell’architettura (o quasi)
10 GRANDIOSI progetti di costruzioni MAI REALIZZATI
#1 Il Tulipano di Foster + Partners (Londra)
Ha fatto recentemente scalpore la decisione del Governo Britannico di bocciare il progetto del Tulipano, la torre di 305 metri pensata per il centro di Londra con finalità turistiche. Il Governo ha espresso tutta la sua diffidenza circa l’impatto ambientale e il design, definendola un “pastrocchio di idee architettoniche”.
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#2 L’aeroporto di Città del Messico di Foster + Partners
Non è la prima sonora bocciatura per lo studio londinese Foster + Partners. I creativi di questo studio, forse meglio dire i visionari, hanno presentato nel decennio scorso un sontuoso progetto per l’aeroporto di Città del Messico.
L’aeroporto è stato scartato dal dissenso unanime del neo Presidente Lòpez Obrador, il quale ha basato parte della campagna elettorale sulla lotta a questo aeroporto, dopodiché la volontà popolare, con un referendum, ha dato il colpo di grazia definitivo al progetto.
#3 Il grattacielo a forma di scatole: il World Trade Center 2 di BIG
Per lungo tempo il progetto di un grattacielo formato da scatole di vetro sovrapposte, di dimensioni sempre minori proposto per il WTC2 dai danesi di BIG, è sembrato aggiudicarsi le preferenze.
Il realizzatore del sito del World Trade Center ha poi rimesso tutto in discussione. Ora la scelta se la giocano due progetti di Foster + Partners e di Adjaye Associates, tra cui uno che ribalta le scatole impilate ma al contrario.
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#4 La Croce: il Nuovo Museo Tamayo di Rojkind Arquitectos e BIG (Zaragoza, Mexico)
Un concorso vinto nel 2009 dallo studio messicano Rojkind Arquitectos, in coppia con BIG, per la realizzazione del nuovo Museo Tamayo, ma che non ha ancora visto la luce. L’ambizioso edificio avrebbe dovuto assumere la forma di una croce, sospeso a sbalzo da una collina messicana, con un ampio tetto panoramico.
Un roboante annuncio nel 2009, cui fa da contraltare un modestissimo silenzio.
#5 Lo stadio “a caschetto” di Zaha Hadid a Tokyo
Lo stadio olimpico a forma di caschetto per ciclista, che ha assicurato nel 2012 a Zaha Hadid Architects (ZHA) la vittoria per progettare lo stadio delle Olimpiadi di Tokyo (2020), ha poi incontrato critiche pesantissime di Governo e pubblico. La struttura non è piaciuta, così come i costi necessari per elevarla. È stato indetto quindi un altro concorso, cui ZHA non è riuscita nemmeno a partecipare, perché nessuna società di costruzioni ha garantito supporto agli architetti, reduci dalla pesante sconfitta olimpica.
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#6 I pilastri di Stamford Bridge by Herzog & de Meuron (Londra)
La spasmodica ricerca di novità a Londra, ha coinvolto nel 2015 anche lo stadio del Chelsea di Roman Abramovich. Il progetto prevedeva di “inscatolare” Stamford Bridge in una fitta rete di 264 pilastri di mattoni che – nonostante i permessi di edificabilità ottenuti nel 2017 – è stato completamente abbandonato per i costi e per alcune vicende poco chiare che hanno coinvolto lo stesso Abramovich.
Il permesso del 2017 è scaduto nel 2020 e questo ha segnato il definitivo tramonto del progetto.
#7 Il Vetro Ambrato: Mansion House Square di Mies van der Rohe (Londra)
Rimaniamo a Londra per il progetto di una torre di servizi e uffici, in vetro ambrato, in studio per oltre 20 anni a cura del modernista Mies van der Rohe. Finita di progettare nientemeno che nel 1969, poco prima della morte di van der Roha, la torre è definita il lascito testamentario del creativo, il “culmine del lavoro di una vita di un maestro dell’architettura”.
È bastata la contro-definizione di “brutto ceppo di vetro” data dal Principe Carlo, per stoppare tutte le velleità di Richard Rogers, architetto britannico che voleva portare a compimento il progetto infinito di Mansion House Square.
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#8 Il Miglio di Carlo Ratti (destinazione sconosciuta)
Nel 2016 l’architetto italiano Carlo ratti, ha svelato i piani per una torre di osservazione alta il doppio della torre Burj Khalifa.
Il Miglio dovrebbe ospitare in cima una copertura di piante e habitat per ospitare centinaia di specie e, sebbene senza avere una destinazione precisa, Ratti e il suo studio dichiarano che sono numerose le città interessate ad ospitarla. Dall’annuncio quasi 6 anni fa, sono pochi i progressi fatti da questo progetto visionario.
#9 La Morte Nera di OMA per la città di Ras Al Khaimah (RAK)
La morte nera, come è stato soprannominato questo edificio, primo progetto OMA pensato per farne un centro fiere e congressi nella città di Ras Al Khaimah (RAK). La città è in forte sviluppo demografico, si stima che entro il 2025 raggiungerà 600.000 abitanti, tuttavia questo mirabolante centro congressi e fiere non ha ancora visto il minimo sforzo per l’inizio dei lavori.
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Un altro progetto, sempre di OMA a RAK, è quello che dovrebbe trasformare una diga di montagna in un villaggio turistico verticale, con la vicinanza di un ponte e lo sfruttamento stesso degli spazi della diga. Anche questo concept è per adesso sparito dai radar.
# 10 Il Ponte Giardino di Thomas Heatherwick (Londra)
Il Garden Bridge è il progetto di un ponte ricoperto di piante, approvato e annunciato nel 2013 da Boris Johnson quando ricopriva la carica di Sindaco di Londra.
Un’inchiesta ha svelato che il costo del progetto, dalle iniziali 60 milioni di sterline, è stato gonfiato fino a raggiungere l’astronomico costo di 200 milioni di sterline, scandalo che ha portato al ritiro del progetto, avvenuto per mano Sadiq Khan, successore di Johnson alla carica di primo cittadino londinese
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LAURA LIONTI
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