Gate Central: RITORNO AL FUTURO per le COLONNE di SAN LORENZO

Tutti i dettagli del progetto pronto nel 2022

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Credits: archiportale.com

Il progetto a firma dello studio Citterio-Viel & Partners è stato finanziato tramite un portale di equity crowdfunding per 2,5 milioni in soli 14 giorni. Verrà sanato il buco in pieno centro storico, risalente agli anni trenta, con un immobile ad alta efficienza energetica. Tutti i dettagli del progetto pronto nel 2022.

Gate Central: RITORNO AL FUTURO per le COLONNE di SAN LORENZO

# Il complesso immobiliare avrà appartamenti di lusso in classe energetica A, impianti di ultima generazione e finiture di pregio. Consegna prevista nel 2022

Gate Central sorgerà nella cornice del quartiere di Porta Ticinese, di fronte alle Colonne di San Lorenzo e all’omonima Basilica, a pochi passi dal centro di Milano. L’obiettivo dello studio di progettazione Citterio-Viel &Partners, già sviluppatori della futura torre di A2a, il ponte di Expo, Gioia 20 e Symbiosis, è realizzare “Una residenza di prestigio, pensata per integrarsi con il contesto circostante, con in più l’apertura a spazi commerciali“, in un quartiere ricco di storia e cultura.  

Il complesso immobiliare prevede appartamenti di lusso in classe energetica A, con le più innovative tecnologie, con due piani interrati e quattro fuori terra. Il piano terra e il primo interrato sono a destinazione commerciale, mentre il piano primo, secondo e terzo sono riservati al residenziale. L’edificio sarà dotato di una autorimessa al secondo piano interrato. Le unità abitative, suddivise in bilocali, trilocali e plurilocali, presenteranno materiali di qualità, impianti di ultima generazione e finiture di pregio, in modo da offrire comfort e bellezza a chi le abiterà. Con questo immobile si andrà a chiudere una delle ferite del centro storico della città, causa da un vuoto urbanistico dopo l’abbattimento del vecchio borgo adiacente al complesso monumentale. La consegna dell’immobile è prevista entro il 2022.

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# Le critiche al progetto e una petizione per non far partire i lavori, ma il progetto riempie un buco in centro città rispettando le altezze e i limiti di sagoma storici

PRIMA – La situazione di fronte alla Colonne di San Lorenzo oggi

Il progetto è stato ridimensionato e rivisto secondo i paletti imposti dalla Sovrintendenza e quindi adattato al contesto specifico delle Colonne di San Lorenzo, ciò nonostante non è esente da critiche. Nei portali di architettura e sui social vengono infatti mosse accuse alla futura costruzione come:Una delle piazze più belle d’Italia deturpate da questo mostro” , “chi ha autorizzato un simile scempio” o ancora “un pugno nell’occhio del turista che verrà.” Addirittura il “Comitato Parco delle Basiliche” ha lanciato una petizione: “NO all’Urbanmostro alle Colonne di San Lorenzo.” 

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Credits: Urbanfile e Studio Citterio and Partners – DOPO: Progetto fronte Colonne di San Lorenzo a termine dei lavori

Sono molti di più però i pareri favorevoli di chi vede la costruzione del nuovo come prosecuzione dello slancio verso il futuro della nostra città e soprattutto una ricucitura di un quartiere così centrale. Ecco solo alcuni dei commenti: “il tessuto urbano in quel punto e alle colonne merita una reintegrazione, in particolare questo progetto rispetta le altezze e i limiti di sagoma storici e ricostruisce il senso di città”, “Compositivamente è un bel edificio che conclude egregiamente la testata”, “Un’architettura garbata e pacata a riempire un vuoto rappresentato da macerie oramai centenari” oppure in risposta a chi vorrebbe costruire in stile più antico “Siamo nel 2021, ci sono vincoli di efficienza energetica che difficilmente ci faranno vedere grossi fregi sulle presenti e future facciate.”

Con questo intervento si andrà a sanare una delle tante ferite in centro a Milano, risalenti agli inizi del ‘900, di cui la città è piena. Un esempio su tutti è la voragine presente all’incrocio delle 5 vie, causata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dove sembra prossimo l’avvio di un progetto simile. In fondo la forza di Milano proprio quando riesce ad affiancare alla memoria storica lo sviluppo di un nuovo futuro. 

Fonte: Archiportale

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1 COMMENTO

  1. COM’E’ POSSIBILE UN TALE SCEMPIO!!!!!!!!!!!
    NON C’E’ LA RICERCA E LA SALVAGUARDIA DELLA “BELLEZZA” (E DELLA STORIA), CHE VIENE SVENDUTA AGLI INTERESSI ECONOMICI DI POCHI.
    NON E’ IL PALAZZO IN SE’ AD ESSERE UN OBBROBRIO MA DOVE SARA’ COSTRUITO. CI SONO CANONI CHE VANNO RISPETTATI E PROTETTI, AD OGNI COSTO.

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