Sono circa 180 gli immobili abbandonati nel Comune di Milano. Alcuni in via di riqualificazione, la maggior parte attendono la demolizione, la prosecuzione dei lavori o una nuova vita e sono rintracciabili sul geoportale realizzato dagli uffici comunali. Altri ancora sono di proprietà comunali o altri enti pubblici. Tra questi ne abbiamo selezionati 7 tra i più rappresentativi in città.
Gli EDIFICI ABBANDONATI più impressionanti a Milano (mappa)
#1 I palazzi tra Via Lamormara 23 e 27 – Crocetta
In pieno centro a Milano in Via Lamarmora tra il civico 23 e 27 si trovano due edifici completamente disabitati e quasi in rovina da decenni. Sono state installate delle impalcature a protezione dei passanti ma nulla più. A pochi passi si trova l’ex convento in via Orti trasformato in un complesso residenziale di lusso, Horti, ad opera dell’architetto De Lucchi con un giardino interno aperto al pubblico.
#2 L’ex Macello Pubblico di Milano – Calvairate
Istituito nel 1863 è stato uno dei macelli più all’avanguardia d’Europa. Dopo il trasferimento nella ultima sede di Viale Molise, dal 2005 il Mercato del Macello è stato completamente dismesso. Per l’area di 150.000 mq si attende la sua riqualificazione, dopo che il bando internazionale “C40 Reinventing Cities” ha visto vincitore REDO con il progetto Aria. Si prevede la nascita di un quartiere low cost e della nuovo campus del IED. Presto dovrebbe quindi essere riqualificato e uscire dal degrado in cui versa da decenni.
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#3 Gli edifici di via Medici del Vascello – Rogoredo
L’area di oltre 160.000 metri quadri, edificata all’inizio degli anni Ottanta per ospitare edifici direzionali, è da tempo vuota. Situata a 800 metri dalla stazione dei treni e della metropolitana, un tempo ospitava gli uffici della Guardia di Finanza mentre oggi è oggetto di occupazioni abusive da parte di rom e sbandati. Una situazione di degrado e pericolo tenuto conto che di fronte è stato inaugurato il nuovo quartiere di Merezzate.
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#4 Il Palazzo di Cristallo – Rubattino
Ventimila di metri quadrati di capannoni svuotati e decadenti, una fragile volta di tubi di ferro annerito dal tempo, muri pericolanti, detriti, lastre d’amianto, è questo quanto rimane di una delle aree industriali più attive di Milano, nel quartiere Rubattino. Dove una volta uscivano le auto Innocenti e Maserati o la Lambretta, e non lontano si trova anche l’ex fabbrica delle Tre Marie, rimane solo una discarica a cielo aperto. Nei prossimi anni è attesa la rinascita di questo luogo grazie alla realizzazione della Magnifica Fabbrica, il nuovo laboratorio del Teatro alla Scala.
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#5 L’Istituto Marchiondi, uno dei primi esempi di architettura brutalista, il suo plastico esposto al Moma di New York – Baggio
L’Istituto Marchiondi, a Baggio, progettato nel 1953 dall’architetto Viganò, fu uno dei primi esempi di architettura Brutalista. Tanto che il suo plastico è esposto al Moma di New York e nessuno ha mai potuto abbatterlo. Fu un riformatorio che ospitava 300 ragazzi. Chiuso nel 1970, sotto il vincolo delle Belle Arti, oggi è protetto dal filo spinato per evitare nuovi insediamenti di zingari. Al suo interno solo erbacce, topi e vetri rotti. In occasione della Milano Design Week dal 20 al 22 aprile sarà fruibile dal grande pubblico nell’ambito di un’iniziativa che si pone come obiettivo la rivalutazione di spazi pubblici in disuso.
Numerosi tentativi di riqualificarlo sono andati nel vuoto a causa dell’insostenibilità economica di tale operazione, ma una delibera approvata nel 2022 dal Comune di Milano inerente un progetto di recupero “Life from Art”, proposto dalla Fondazione Collegio delle università milanesi, prevede la trasformazione dell’edificio in una residenza per studenti universitari e giovani artisti grazie ai fondi del Pnrr. Sarà la volta buona?
#6 Il “Cementone” di Greco
Una scatola grigia costruita nel 1985 vicino allo scalo di Greco, in via Emilio de Marchi, ribattezzato “il Cementone” per l’enorme presenza scenica e la sua totale inutilità. Doveva diventare il centro di calcolo delle Ferrovie dello Stato, oggi è un’immensa area abbandonata. Ormai è diventato “storico” il murales di “Cane Morto”.
#7 L’ex Ospedale delle malattie infettive Bassi – Dergano
L’ex ospedale delle malattie infettive Bassi è un altro dei complessi edilizi abbadonato da anni a Milano. Si trova su viale Jenner, lungo la circonvallazione, si caratterizza per uno stile anni venti. Si compone di palazzine di pregio con finestre murate, pareti distrutte e degrado visibile a occhio nudo. Solo una piccola parte del complesso è stata recuperata, diventando presidio ATS. All’interno del perimetro dell’ospedale, annessa un secolo fa, è presente anche un’antica villa di una famiglia di industriali caratterizzata da un ottima qualità architettonica. All’orizzonte non ci sono progetti di recupero.
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FABIO MARCOMIN
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