Un grattacielo, che è la struttura simbolo delle città moderne e all’avanguardia, è una delle poche strutture importanti che mancano a Roma. Questo se non si conta l’Eurosky del Torrino, edificio che si fa difficoltà a chiamare grattacielo. Tuttavia progetti audaci, poi mai realizzati, ce ne sono stati. Quali sono? Dove sarebbero sorti? Ma, soprattutto, Roma ha bisogno di un grattacielo per definirsi moderna e all’avanguardia?
Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare
I grattacieli mai realizzati a Roma: c’è anche quello che doveva essere il più alto del mondo
# L’Eternale, il grattacielo più alto del mondo sognato da Mussolini

L’Eternale è stato un progetto ambizioso, e per certi aspetti folle, che sarebbe dovuto essere realizzato durante il periodo fascista. Secondo le intenzioni di Mario Palanti, l’architetto milanese che ha immaginato il grattacielo, esso avrebbe dovuto «eternalizzare per secoli l’operato del governo fascista nella città eterna». Un’opera sostanzialmente “invadente” nello spazio e nel tempo, se si considera che il sole riflesso sul marmo utilizzato per la costruzione si sarebbe visto per tutta la provincia di Roma. Il luogo in cui si proponeva di costruirlo era, ovviamente, una zona centrale della città in cui ovviamente lo spazio non sarebbe mai bastato se non abbattendo altre strutture preesistenti. La realizzazione di questo grattacielo non fu mai compiuta, certamente perché il progetto era troppo ambizioso, ma anche per le innumerevoli critiche che la sola ipotesi attirò su di esso.
# I grattacieli di 220 metri previsti nel progetto dello Stadio della Roma

Nel progettare il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, oltre al complesso sportivo rientravano anche altre strutture secondarie tra cui tre grattacieli. L’idea si sarebbe dovuta affidare all’architetto Daniel Libeskind, lo stesso della celebre “torre” a Milano facente parte del progetto CityLife. I tre grattacieli avrebbero dovuto ospitare diversi uffici o locali di uso commerciale e avrebbero dovuto raggiungere i 220 metri di altezza, quota mai raggiunta a Roma, senza considerare che questi avrebbero dovuto valorizzare un aspetto ambientale, con tutta una parete green che, riflettendo il verde che collegava stadio e strutture, rilanciava il tema della sostenibilità. Insomma, anche questo un progetto ambizioso che fu bloccato perché non tutelava adeguatamente le qualità paesaggistiche e ambientali della zona, motivo tra gli altri che ha bloccato il progetto. Ad oggi, il solo progetto dello stadio fatica ancora a trovare una concreta possibilità di realizzazione e, con esso, anche l’idea dei grattacieli sembra essere lontana.
# Eurosky, il nostro piccolo grattacielo

Tuttavia un “grattacielo” a Roma c’è. Si trova al Torrino, realizzato in pieno stile neo-razionalista, che mantiene dunque una certa coerenza con lo stile di tutto il quartiere confinante, cioè l’Eur. Si tratta di una struttura di uso sia residenziale che commerciale che, con i suoi 155 metri di altezza compresi di antenna e guglia, è l’edificio più alto della Capitale e tra le strutture residenziali più alte d’Italia. Tuttavia, se volessimo paragonarlo ai grattacieli del resto d’Europa, capiremmo che la stessa parola “grattacielo” si dovrebbe usare con più prudenza. In Europa, infatti, il grattacielo più alto è il Lakhta Center a San Pietroburgo, che conta 462 metri d’altezza. Mentre solo al 6° posto della classifica europea c’è Varso, a Varsavia, che con i suoi 310 metri d’altezza doppia il tentativo romano. Un piccolo tentativo che comunque ci facciamo andare bene.
# Roma ha bisogno di un grattacielo?

La vera domanda che dovrebbe sorgere quando si trattano certi argomenti è: Roma ha bisogno di un grattacielo? Servirebbe forse a rendere la nostra città più “moderna“? Se è questo l’obiettivo, dovremmo allora decisamente concentrarci su altro, riflettendo sul fatto che per potersi considerare più moderna la nostra città avrebbe bisogno di rivoluzionare i trasporti, la circolazione, l’accessibilità alle strutture sanitarie… Insomma, tutt’altro che un grattacielo.
E dal punto di vista culturale o artistico? È inutile anche parlarne, d’altra parte si potrebbe sfidare chiunque a trovare un posto adatto in cui mettere un’opera simile senza distruggere l’armonia del panorama romano, costituita dalle sue caratteristiche cupole, alternate alle rovine dell’antichità, poste a loro volta tra gli immensi punti verdi che questa città offre. Siamo, dunque, realmente sicuri di volere un vero grattacielo a Roma?
Continua la lettura con: La «Circle Line» a Roma: ci sarà un Grande Anello extraurbano?
RAFFAELE PERGOLIZZI
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Salivo sul tetto del Duomo e vedevo tutto l’arco alpino, oltre che tutta la città; giusto poche (per fortuna) brutte torri del cosiddetto “centro direzionale” turbavano solo un tantino, e solo la silhouette del Pirellone spiccava un pò, tanto che (gusti personali) rimane tuttoggi per me imbattuto (come grattacielo) per eleganza.
Oggi le Alpi le vedi a fatica e (gusti personali), uno skyline sempre più simile a una città cinese toglie un connotato tipico; e quanto a modernità, di questa continua a essercene bisogno a terra, non a 150 metri.
A Roma? Vogliamo guastare il panorama cittadino più bello del mondo? Lo skyline di Roma sono i colli, le cupole e i campanili.