Il 26 aprile la posa della prima pietra del progetto che rivoluzionerà il teatro lirico più famoso del mondo. La nuova torre sarà alta 38 metri e ci sarà una sala prove da record, mentre il palcoscenico diventerà lungo come cinque carrozze di tram. Scopriamo tutti i dettagli e la data dell’inaugurazione.
Il nuovo progetto: una TORRE MEDIEVALE per la Scala
# Al via i lavori per la “torre medievale” al Teatro della Scala, pensata per dare risposta ai problemi di potenziamento ingegneristico dei servizi e delle attrezzature sceniche
Il 26 aprile ci sarà la posa della prima pietra della “torre medievale” al Teatro della Scala. Prenderà il posto della Palazzina di via Verdi demolita l’anno scorso e sarà più arretrata e meno visibile rispetto a quest’ultima. L’obbiettivo di questa nuova costruzione, che amplierà il teatro lirico più importante al mondo, è rispondere ai problemi “di potenziamento ingegneristico dei servizi e delle attrezzature sceniche“.
A livello estetico e architettonico la nuova torre, progettata sempre dall’architetto ticinese Carlo Botta, in collaborazione con l’architetto milanese Emilio Pizzi, già ideatore del “cilindro” realizzato a inizi anni ‘2000 dietro il teatro, ricorda per lo sbalzo la Torre Velasca e richiama alla Milano medioevale.
# I numeri del progetto: 17 piani per 38 metri di altezza e una sala prove da record
Gli scavi sono arrivati a ben 18 metri in profondità, per realizzare sei piani sotterranei e undici fuori terra che faranno salire la torre fino a 38 metri d’altezza. Nei piani sotterranei sarà costruita in un unico spazio la sala prove per l’orchestra adatta alle incisioni discografiche, con un’altezza di 14 metri pari alla statua di Vittorio Emanuele in piazza Duomo compresa di basamento. La sala è stata ideata dal progettista acustico Yasuhisa Toyota con queste specifiche dimensioni e altezza per garantire il migliore effetto acustico possibile.
# Il palcoscenico sarà lungo come 5 carrozze di vecchi tram
L’elemento che subirà la trasformazione maggiore sarà il palcoscenico che aumenterà ancora di più la profondità arrivando a misurare 70 metri, come cinque vecchi tram dell’Atm. Grazie a questo intervento i tecnici potranno montare e smontare le scene e le strutture degli spettacoli senza arrecare alcun disturbo a attori e pubblico durante le prove e le rappresentazioni. La crescita degli spazi disponibili consentirà anche una migliore distribuzione e concentrazione degli uffici liberando altri luoghi del teatro: verranno creati gli uffici per la Direzione Ballo, la Direzione Allestimento Scenico e la Direzione Tecnica e per la Direzione Amministrativa e la Direzione del Personale che si sposteranno da altri immobili in locazione in città, oltre che per il Servizio di Promozione Culturale e l’Archivio storico. L’inaugurazione è prevista nel 2022.
Fonte: milano.corriere.it
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FABIO MARCOMIN
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