Dal mito di Atlantide in poi il sogno di vivere dominando il mare è antico quanto l’uomo. Forse siamo vicini a una svolta che potrebbe aprire una nuova frontiera alla presenza dell’essere umano su questo pianeta.
La prima CITTÀ GALLEGGIANTE al MONDO: presentato il progetto
Con i sempre più rapidi e gravi cambiamenti climatici che il nostro pianeta sta vivendo, sono numerose le idee e i progetti che stanno nascendo per far fronte alle sempre più vicine future nuove esigenze per sopravvivere. Uno di questi progetti è la città galleggiante, per far fronte all’innalzamento del livello dei mari.
# Un’estensione galleggiante della città di Busan, in Corea del Sud
Si chiama Oceanix Busan ed è un progetto nato dall’unione di idee degli architetti dello studio internazionale d’architettura BIG, gli architetti coreani della Samoo e gli scienziati della Oceanix, una tech company. Con l’appoggio e il sostegno delle Nazioni Unite, i lavori – a largo delle coste della città di Busan, in Corea del Sud – inizieranno il prossimo anno e sembra che sarà già possibile una sua completa realizzazione nel 2025.
# Cambio casa e vado a vivere su una città galleggiante
La città galleggiante, dalla superficie di complessivamente 6,3 ettari, sarà completamente autosufficiente ed ecosostenibile. Formata da tre diverse piattaforme galleggianti, questi “quartieri” saranno collegati fra loro da ponti, che dovrebbero finire per ospitare fino a 12.00 residenti. Non è ancora chiaro quanto accessibile sarà potercisi trasferire e vivere, ma per ora si sa che sarà possibile anche solo visitarla nei panni del turista.
# Autoproduzione del 100% dell’energia utilizzata
Le strutture saranno principalmente in legno e la città produrrà il 100% dell’energia che andrà ad utilizzare. Inoltre, possederà un proprio sistema idraulico e di riciclo dei rifiuti. Per resistere al tempo, e al vento, tutti gli edifici verranno costruiti al di sotto di una certa altezza, in modo tale da tenere un baricentro basso. Per evitare eccessi nell’utilizzo di energia e acqua per la produzione in loco degli alimenti, i residenti saranno invitati ad adottare una dieta principalmente plant-based. Una vera e propria città proiettata in un futuro innovativo, sostenibile e rispettoso del mondo che ci ospita.
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ALICE COLAPIETRA
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