L’America stupisce sempre: stanno costruendo i GRATTACIELI al CONTRARIO

Negli USA si sta nascendo un nuovo metodo per costruire palazzi e grattacieli: siamo davanti a una rivoluzione nell'edilizia?

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Negli USA sta nascendo un nuovo metodo per costruire palazzi e grattacieli. Le stime sull’efficienza di questa tecnica portano a parlare di una riduzione del 30% dei costi per realizzare un progetto, siamo davanti a una rivoluzione edile?

L’America stupisce sempre: stanno costruendo i GRATTACIELI al CONTRARIO

Credits newyorkyimby ATCHAIN – Nuova sede Jp Morgan

In America c’è una startup che sta rivoluzionando il settore edile mettendo a punto un nuovo modo di costruire i grattacieli. A Detroit la Lift Build sta costruendo un grattacielo ”al contrario’: se normalmente si parte dai primi piani per realizzare un palazzo, qui si sta usando il metodo bottom up, cioè, dopo aver posto le fondamenta dell’edificio secondo le tecniche normalmente usate da tutti, i piani del grattacielo vengono costruiti e assemblati dall’ultimo al primo. 

# La nuova tecnica

 
Exchange Building in Detroit,
©Barton Malow

Quando ciascuno dei piani del grattacielo è pronto, si mettono in funzione otto martinetti con 200 tonnellate di capacità ciascuno, allestiti a terra e collegati con sistemi di carrucole e di sartiame in acciaio alla parte superiore. I pavimenti vengono fatti salire con una velocità compresa tra i 6 e i 9 metri all’ora e vengono poi imbullonati alle colonne portanti dell’edificio (realizzate subito dopo le fondamenta ovviamente)

# Un progetto con una storia

Credits: storylab – Muratori bergamaschi

Questo metodo di costruzione costituisce una vera e propria avanguardia del settore edilizio. Il concetto della costruzione top-down esiste già dagli anni ’70 ma solo nel 2018 è stato possibile costruire con queste tecniche in seguito all’evoluzione dei materiali e delle tecnologie produttive. 

# I Vantaggi

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Potrebbe essere una rivoluzione del settore edilizio. Secondo alcune stime con il metodo LiftBuild  si risparmia circa il 30% dei costi rispetto ai metodi tradizionali. Si elimina la necessità di gru a torre, si riducono le inefficienze nel trasporto dei materiali del 300% e non si devono costruire tutte le impalcature esterne necessarie a far lavorare gli operai a decine di metri di altezza. Oltre ai costi si risparmia anche tempo: si stima che con questa tecnica si riesca a ridurre i tempi di costruzione del 46% rispetto alla costruzione tradizionale. Questo approccio di realizzazione “verticale” consente di ridurre la complessità della costruzione, gestire al meglio il flusso di arrivo dei componenti e lavorare in contemporanea su più fronti, riducendo al minimo le variabili nel processo di consegna. E poi soprattutto ci sono meno incidenti: lavorare al livello del suolo sito in un ambiente sicuro massimizzando la costruzione fuori fa la differenza. Un grattacielo edificato secondo i metodi convenzionali richiederebbe che i pannelli esterni venissero installati da lavoratori che indossano imbracature di sicurezza e volano a decine di metri dal suolo, sfiorando i materiali portati in quota dalle gru.

Continua la lettura con: Il grattacielo orizzontale di Milano

JACOPO CESARETTI

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Jacopo Cesaretti
Nato nel 2000 a Milano, sono uno studente laureando alla facoltà di Sociologia. Attraverso la mia passione per la sociologia urbana mi dedico allo studio delle città, con un’attenzione particolare ai conflitti sociali e alle politiche pubbliche urbane.