Le CASE del FUTURO saranno fatte di SALE?

Da scarto a materiale edilizio. In futuro si potrebbe utilizzare il sale per costruire gli edifici delle nostre città

0
Credits chiaracampofiorito_architetto IG - Wetland

Imitando i processi della natura e utilizzando un materiale di scarto, come il sale, si potrebbero realizzare da semplici abitazioni fino a interi palazzi. Vediamo un primo prototipo e lo studio alla base del progetto.

Le CASE del FUTURO saranno fatte di SALE?

# Wetland, “l’igloo” di sale premiato alla Biennale di Venezia

Credits chrisalv IG – Wetland

Durante la Biennale di Venezia 2021, il più importante evento mondiale della cultura architettonica, l’installazione Wetland, il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti, ha ricevuto il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale.

Si tratta di una piccola struttura a pianta ellittica senza copertura, assomigliante a un igloo allungato, e realizzato con dei “mattoni di sale”, piccoli blocchi solidi sintetici, formati dai sotto-prodotti dei processi di dissalazione dell’acqua marina. La scelta di questo materiale costruttivo è stata fatta per rispondere alla domanda dal critico libanese Hashim Sarkis curatore di questa della Biennale veneziana: “How will we live together?”. 

# Nel futuro si vivrà in case costruite con il sale?

Credits chiaracampofiorito_architetto IG – Wetland

Un gruppo di ricercatori ha voluto capire se fosse possibile costruire edifici con il sale, come succede in natura nell’ecosistema delle sabkhah degli Emirati Arabi. In queste enormi distese di sale i processi millenari di solidificazione dell’acqua salata, grazie a evaporazione e azione del vento, hanno prodotto piccole formazioni minerali ognuna di forma diversa.

In base ai primi risultati dello studio sviluppato in collaborazione con alcune università internazionali, in futuro si potrebbero edificare da piccole strutture abitative fino ad interi palazzi e città sfruttando il sale estratto dall’acqua marina, imitando i processi della della natura, e ridare quindi nuova vita a quello che oggi è uno scarto.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# A regime si creerebbe un’economia circolare virtuosa

A regime si andrebbe a realizzare un’economia circolare virtuosa, trasformando un rifiuto in un materiale costruttivo, e essendo il sale un sotto-prodotto dei processi di potabilizzazione dell’acqua marina si potrebbe ampliare più rapidamente la platea di persone sul pianeta servite dall’acqua potabile.

Continua la lettura con: L’EDIFICIO con il BOSCO ALL’INTERNO

FABIO MARCOMIN

Copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Fabrizio Rondolino scriveva sciocchezze prima di Renzi (e lo faceva in pubblico)

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedente🛑 BALZO di 40 posti in un anno: Milano entra nella TOP 5 in Italia per la la QUALITÀ della VITA
Articolo successivoUna NOTTE costa come una CASA: gli HOTEL più CARI del mondo. E tra le città più costose c’è MILANO
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.