L’architetto “creatore di sogni” torna a stupire con una futuristica torre ispirata alle opere di Van Gogh.
Le opere di VAN GOGH prendono VITA: inaugurato il nuovo PALAZZO FUTURISTICO
Definito anche “Il creatore di sogni”, Frank Gehry è l’artista che con il proprio stile inconfondibile ha rivoluzionato l’architettura e adesso torna a stupire il mondo con un nuovo palazzo futuristico ispirato ai dipinti onirici di Van Gogh. L’opera d’arte, perché i suoi sono molto più che semplici edifici, è stata inaugurata il 26 giugno. Il nuovo edificio è ancora una volta fatto di sogni?
# La torre Luma: un futuristico edificio in un parco dedicato all’arte
L’opera si trova in un più vasto complesso ad Arles, il Parc des Ateliers, che da ex sito industriale è stato trasformato in un luogo di collaborazione e sperimentazione tra artisti di ogni tipo ed anche il pubblico. Il risultato è un grande complesso culturale sperimentale nel sud della Francia il cui cuore è rappresentato proprio dalla futuristica opera di Gehry: la torre Luma. Il contesto in cui è situata ricorda moltissimo la pittura en plein air di cui lo stesso Van Gogh era un amante, rendendo protagonisti gli elementi naturali.
# Ripresi i soggetti vangoghiani e la tecnica post-impressionista
Dei dipinti dell’artista post-impressionista è stata ripresa la tecnica, ma non solo; l’architetto ha tentato di far assumere all’edificio le fattezze delle formazioni geologiche che fanno da sfondo alla celebre “Notte Stellata”, ambientata esattamente come il Parc des Atelier, in Provenza. I tratti netti e decisi con cui Van Gogh rappresentava la realtà sono stati rappresentati ricoprendo la torre di 11.000 placchette di acciaio inossidabile, che riflettono la luce e danno dinamicità alla statuaria torre.
# Un omaggio a Van Gogh e alla Provenza
I 7 piani della torre sono destinati agli uffici della fondazione culturale aperta dalla collezionista d’arte e mecenate Maja Hoffmann ma vi sono anche studi, laboratori e all’ultimo piano, una terrazza panoramica e un bar. Il complesso è un omaggio a Van Gogh e allo stesso tempo alla Provenza: alla base della torre è stato costruito una corona circolare in vetro che intende richiamare l’anfiteatro romano di Arles e, sviluppato su 3 piani, ospiterà biglietteria, bar e sale conferenze. Per collegare il Parc des Ateliers con la città, il progetto prevede anche un parco pubblico dell’architetto Bas Smets, un giardino con piante e fiori della regione pensato per mitigare l’impatto del maestrale e le temperature estive.
La torre appena inaugurata già fa mormorare il mondo, affascinando non solo gli appassionati d’arte e architettura, ma anche tutti quegli idealisti che dalle opere del “creatore di sogni” si lasciano ispirare.
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ROSITA GIULIANO
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