Dopo aver ripristinato l’obbligo di redigere un atto pubblico di fronte ad un notaio per costituire una startup innovativa, sarà solo la piattaforma del notariato a gestirne l’apertura. L’ennesimo paradosso italiano.
Il PARADOSSO: il governo affida AI NOTAI la RIFORMA delle START UP
# La costituzione online delle startup sulla piattaforma del notariato
Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri ha affidato in esclusiva alla piattaforma del notariato, gestita dalla società “Notartel”, la costituzione online delle startup. Una piattaforma già imposta ai notai che non hanno altra scelta per la conservazione degli atti. Questo è uno di quei dettagli che rischiano di mettere in dubbio gli impegni presi con la UE sulle transizioni digitale ed ecologica e che mostra un Governo sensibile più alle posizioni di chi resiste al cambiamento per tutelare i propri interessi che a quelle di chi è impegnato a portare innovazione e concorrenza nel sistema economico italiano.
Lo schema di Dlgs aggiunge quel pezzo che mancava alla legge di recepimento della direttiva Ue sugli strumenti e i processi digitali nel diritto societario: a chi viene affidata la costituzione degli atti di srl e srls online? Il Consiglio dei Ministri non sembra avere dubbi: alla piattaforma digitale del Consiglio Nazionale del Notariato, che riceverà la documentazione e verificherà la firma digitale. Entro giovedì 16 settembre sarà compito delle Camere fornire il loro parere tecnico.
# Il presidente di Roma Startup Gianmarco Carnovale: “Si profila una situazione di monopolio a favore dei notai“
Il presidente di Roma Startup Gianmarco Carnovale commenta la scelta del governo: “Un braccio di ferro fra civiltà e lobby del Medioevo che prosegue. Si profila una situazione di monopolio a favore dei notai che rischia di andare in contrasto con quanto previsto dalla stessa direttiva europea”.
# A causa dei notai l’Italia è il Paese europeo dove costituire una srl costa di più, fino a 4mila euro contro una media di poche centinaia
Questo monopolio, come scrive Giovanni Iozzia su Economyup, porta a essere l’Italia il Paese europeo dove costituire una srl costa di più, fino a 4mila euro contro una media di poche centinaia. Per questa ragione la sentenza del Consiglio di Stato, che a fine marzo ha cancellato la possibilità di costituire una startup online e gratuitamente, è diventata un caso amplificato poi dal recepimento della direttiva europea sul diritto societario digitale tutto a favore dei notai. A riguardo la sentenza ricorda che in base all’art. 11 della Direttiva 2009/101/CE “in tutti gli Stati membri la cui legislazione non preveda, all’atto della costituzione, un controllo preventivo, amministrativo o giudiziario, l’atto costitutivo e lo statuto della società e le loro modifiche devono rivestire la forma di atto pubblico”.
# La scelta del governo rischia di aumentare i costi per gli imprenditori e essere in contrasto con le normative europee
In aggiunta a questo fatto la creazione di una piattaforma unica per la costituzione online di srl e srls non potrà consentire una riduzione dei costi per gli imprenditori che decideranno di aprire nuove aziende, ma al contrario potranno aumentare vista l’assenza di concorrenza. Inoltre la scelta di affidare ai noti la gestione esclusive delle nuove srl e srls rischia di essere in contrasto sia con la direttiva europea sul diritto societario sia con gli orientamenti generali dell’Unione. Nel Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFEU), gli articoli 101 e 102 specificano come gli accordi anticoncorrenziali e le pratiche concordate tra imprese siano assolutamente vietati.
Fonte: EconomyUp
Continua la lettura con: ITALIA a marcia indietro: per le STARTUP si torna alla CARTA. Fracassi (Mol): “il notariato ha perso di vista l’interesse generale”
FABIO MARCOMIN
Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
Leggi anche: Altro che smart working, ecco il lavoro “ibrido”. Così i “cervelli” vanno alle multinazionali (senza spostarsi)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.