Come andare in metropolitana da Milano a Brescia. La nuova linea dei record è pronta a inaugurare le sue prime fermate. Rivoluzionerà la mobilità di Londra, vediamo come.
ELIZABETH LINE: conclusi i lavori della linea metropolitana più lunga dell’intera rete milanese
# Non una semplice metropolitana
Transport For London annuncia il termine della realizzazione della Crossrail, pensata per rivoluzionare il TPL di Londra. Simbolicamente e anche a livello pratico, Londra vuole scrollarsi di dosso gli incubi legati alla pandemia con una vera e propria ripartenza.
I lavori per la realizzazione non si sono mai fermati e questo ha dato i suoi frutti: la Crossrail o Elizabeth Line, la linea di collegamento tra l’aeroporto di Heathrow e la City, è pronta. Ora si tratta di effettuare le necessarie prove tecniche e collaudi. L’inaugurazione, già programmata a scaglioni, prevede presto l’apertura delle prime 10 stazioni. Si parte nel 2022, si continua con le progressive aperture fino a tutto il 2023.
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#La trasformazione di una capitale
Londra scalpita, dunque, per mostrare la sua ritrovata vitalità e lo fa anche attraverso l’apertura di una linea metropolitana dalle aspettative formidabili, quasi quanto i numeri assoluti dell’opera.
Negli anni Londra ha saputo accogliere persone e capacità, conoscendo uno sviluppo demografico e di volume d’affari impressionanti. La sfida è stata quindi quella di adattare la città allo sviluppo demografico e all’occupazione di tutti gli spazi urbani, nuovi e riqualificati.
In questo scenario di cambiamento si inserisce la Crossrail, l’opera pensata per accompagnare la città di Londra e i londinesi al nuovo flusso del trasporto pubblico.
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# La rivoluzione della Crossrail
Una volta completata la Elizabeth Line, la lunghezza totale sarà di oltre 100 km, che è più della rete metropolitana milanese sommando tutte le sue parti.
Una parte della Crossrail andrà in superficie, ma le 41 stazioni totali saranno collegate anche da ben 42 km di tunnel. La riduzione di emissioni CO2 sarà pari a 2,5 milioni di tonnellate.
La rivoluzione porterà un aiuto significativo al trasporto pubblico londinese. L’opera, strategicamente pensata per tempo, riuscirà ad alleggerire il traffico odierno e quello futuro, spostando circa 1,5 milioni in più di viaggiatori ogni 45 minuti.
La continua espansione demografica di Londra è stata affrontata, senza drammi e con largo anticipo rispetto alle previsioni del 2030, per progettare un’arteria in grado di fornire il supporto adeguato ai futuri amministratori. Finalmente si parte.
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# Le stazioni saranno dei luoghi di attrazione e di convivialità
Gli inglesi, con questa “semplice” operazione infrastrutturale, riflettono molto il carattere di Elisabetta II, la sovrana a cui la linea è dedicata. Lungimiranza e amore verso i cittadini sono stati una costante del lungo regno elisabettiano.
L’opera è pensata anche per abbellire la città: ogni livello di superficie delle stazioni è infatti pensato per diventare un piccolo intervento di riqualificazione urbana, che diventa così capillare lungo quest’opera mastodontica. Le stazioni diventeranno così dei centri attrezzati per accogliere i cittadini e le loro attività all’aperto.
I centri di affari sparsi lungo la linea e le enormi possibilità di interpretazione urbana degli spazi, fanno prevedere un indotto pari a 42 miliardi di stelline portato dalla Crossline.
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# Londra arriva al mare: un precedente per Milano?
È esattamente questo lo spirito con cui si devono affrontare le infrastrutture: per ogni Euro o Sterlina investita, ne possiamo far rientrare di più?
Sfida vinta dagli amici inglesi, che ancora una volta viaggiano così spediti da portare Londra direttamente sulle spiagge di Rochford.
Circa 3 milioni di tonnellate di scavi, quindi una parte di Londra, è stata infatti impiegata per ricostruire una parte della riserva naturale di Wallasea Island Wild Coast, un’oasi di ripopolamento. Londra è nei pressi dell’Halfmoon Viewpoint, a Jubilee Marsh.
Londra realizza così il grande sogno dei milanesi: arrivare al mare con la metropolitana.
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LAURA LIONTI
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