Il BILLIONAIRE BUILDING: il grattacielo più CARO del MONDO

L'effetto ottico di movimento creato dall'alternanza delle finestre ricorda le onde del mare. Ecco quanto costa viverci

0
credit: idealista.it - One 57, Billionaire Building
Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

L’effetto ottico di movimento creato dall’alternanza delle finestre ricorda le onde del mare. Ecco quanto costa viverci.

Il BILLIONAIRE BUILDING: il grattacielo più CARO del MONDO che domina CENTRAL PARK

# Alto 73 piani, ospita 92 appartamenti dal costo milionario. Alla base uno degli hotel più lussuosi di New York

Credits photochan_nyc IG – Billionaire Building

Il grattacielo One57 a New York, con domina Central Park, conta 73 piani e un’altezza di 306 metri con un panorama che spazia dallo spettacolare skyline di Manhattan al verde urbano. I primi piani dell’edificio ospitano un Park Hyatt Hotel con 210 camere, il fiore all’occhiello della catena nella “Grande Mela”, mentre nel blocco rimanente ci sono 92 appartamenti.

Credits rosiepope IG – Interno One57 Billionaire Building

È soprannominato “The Billionaire Building”, il Palazzo Miliardario, per via dei suoi prezzi esorbitanti: al momento è disponibile un appartamento di 127 metri quadri al 38° piano a poco più di cinque milioni di dollari. L’attico è stato venduto a oltre 100 milioni di euro. Gli inquilini hanno a disposizione una piscina al coperto, una palestra, una piccola sala-teatro dove assistere a spettacoli o vedere un film, una sala ristorante privata, una lounge con tavolo da biliardo e una libreria molto rifornita.

# L’effetto ottico di movimento creato dall’alternanza delle finestre ricorda le onde del mare

Il grattacielo è caratterizzato dalle sue coperture ondulate e dai numerosi arretramenti sulla 57th Street, la sua finestratura maculare, i tetti curvi, la cavità e l’accentuata verticalità. Proprio l’alternanza di vetri di un blu più scuro a vetri di sfumature più chiare crea quell’effetto ottico di movimento che ricorda le onde del mare e viene enfatizzato ancora di più quando l’edificio raggiunto dalla luce del sole. Progettato dall’architetto francese vincitore del Premio Pritzker Christian de Portzamparc, gli interni sono invece a cura del designer newyorkese Thomas Juul-Hansen. 

Fonte: Wired

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Continua la lettura con: Vivresti in un ATTICO a 300 metri SOTTOTERRA? L’incredibile progetto del GRATTACIELO CAPOVOLTO

FABIO MARCOMIN

Leggi anche: Pala Italia a Santa Giulia, 30 minuti per approvare una delibera di 2mila pagine

Riproduzione vietata a chi commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteChe ci fa una statua dell’ISOLA di PASQUA in Italia?
Articolo successivoIl SENTIERO MAGICO tra gnomi e streghe nel PARCO di Monza
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.