Dal desiderio di superare i propri limiti e dall’amore per la natura, nasce il “forestphone”. Ma di cosa si tratta? E dove è possibile trovarlo?
Il “FORESTPHONE”: il gigantesco megafono per ascoltare i SUONI della NATURA. Lo realizziamo anche da noi?
“Come sarebbe stata la mia vita se avessi avuto delle capacità fuori dal comune?” è una domanda che mi sono sempre chiesta; una super vista come le aquile o un udito acuto come quello degli elefanti. Questi ultimi sono stati indubbiamente facilitati da Madre Natura viste le dimensioni delle loro orecchie, ma anche noi abbiamo un’agevolazione: il nostro ingegno. Dal desiderio di superare i propri limiti e dall’amore per la natura, nasce il “forestphone” di cui parleremo oggi: due orecchie davvero enormi con le quali ogni suono della foresta viene amplificato senza l’utilizzo di tecnologie.
# Il “forestphone”: quando l’architettura incontra l’amore per la natura
Il gigantesco megafono naturale – definito da molti “forestphone” – è stato ideato e costruito da un team di studenti di architettura dell’Estonian Academy of Arts, che partendo dal desiderio di connettersi totalmente con la natura hanno pensato di amplificarne i suoni per non perdersi neppure quelli più impercettibili. Hanno reso concreta la loro idea nel Baumkronenweg Park di Kofing, nel cuore del Sauwald. Il parco austriaco è conosciuto principalmente per il meraviglioso percorso sugli alberi che mostra la foresta da una prospettiva nuova, ma tra la fitta vegetazione si nasconde anche questa particolare “protesi” acustica grazie alla quale è possibile ascoltare le conversazioni degli scoiattoli e i più piccoli sospiri delle foglie.
# Un’esperienza di relax a 360°
Gli studenti, dopo aver pensato che ci fosse bisogno di un “forestphone” per comunicare con la natura, hanno avuto un’ulteriore geniale idea: serviva un giaciglio per potersi sdraiare e godere a pieno di questa esperienza sonora. Se si osserva il particolare megafono si nota infatti che, tra le due orecchie, sono state posizionate tre travi di legno sulle quali ci si può rilassare totalmente. Sopra la testa dell’ascoltatore vi è una grande cassa in legno che favorisce l’acustica, non facendo disperdere i suoni. Anche se non ci si può guardare attorno, il suono è così intenso che basterà chiudere gli occhi e lasciarsi condurre.
# I suoni della natura? La perfetta medicina per l’anima
Questo è sicuramente il posto perfetto per portare i propri sensi al limite: “fluttuare” tra gli alberi come i volatili e ascoltare ogni più piccolo suono come gli elefanti. Edgar Cayce ha scritto: “La medicina del futuro saranno la musica e i suoni“; se come me vorreste provare esperienze che superino le vostre capacità quotidiane oppure più semplicemente siete stressati e la natura vi sembra l’unica fonte di relax, non temporeggiate e iniziate a preparare i bagagli.
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ROSITA GIULIANO
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