Il LEONE di ROCCIA: il monte che è diventato un PALAZZO con le sembianze ANIMALI

E' considerato l'ottava meraviglia del mondo

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Credits: cinziamalaguti.it

Una montagna che ha assunto sembianze animali. Ci troviamo in Sri Lanka, più precisamente nel suo distretto centrale. Qua, immerso nella natura, sorge il sito di Sigiriya e la sua presenza attira numerosi gruppi di turisti ogni anno. Non a caso, è soprannominato “l’ottava meraviglia del mondo”.

Il LEONE di ROCCIA: il monte che è diventato un PALAZZO con le sembianze ANIMALI

# La storia che si intreccia con la leggenda

Credits: sometimes-interesting.com

Per conoscere meglio questo luogo incantato, è necessario fare un salto indietro nel tempo. L’intera formazione rocciosa, alta circa 370 metri, è nata da una placca magmatica ereditata dall’attività di un vulcano. La sua altezza, rispetto alle distese pianeggianti che la circondano, permette di scorgerla da molto lontano e ciò la rende ancora più imponente. La sua maestosità le ha permesso di essere legata a doppio filo con la storia di un re.

# La montagna diventa un palazzo e prende la forma di un leone

Credits: @srilankantrends (INSTG)

Tra il 477 e il 495 d.C., sotto il regno del re Kasyapa, il complesso divenne un palazzo e fu circondato da altre fortificazioni, oltre che da lussuosi giardini e ingegnose reti di canali. Inoltre, furono scolpite due zampe di leone nella roccia accanto alla scalinata di ingresso nella fortezza, come simbolo di protezione. Da qui, proviene il soprannome “Leone di roccia” e il suo significato è legato anche alla lotta di potere a cui ha fatto da scenario. Valicando i confini tra realtà e leggenda, si dice che il re Kasyapa ottenne il trono uccidendo suo padre e usurpandolo da suo fratello. Quest’ultimo, però, non si arrese e riuscì a riprendersi la posizione regale con la forza. Come gesto di vittoria sul traditore Kasyapa, la sontuosa fortezza fu trasformata in un monastero e, ancora oggi, è possibile visitare il sistema di grotte che i monaci del tempo utilizzavano per i loro ritiri spirituali.

# 1.200 gradini per arrivare al “muro di specchio”

Credits: easyviaggio.com

Per giungere sulla sommità della fortezza e godersi le bellezze che può offrire, però, è necessario superare un cammino impervio. La prima sfida, non appena si arriva nei dintorni del fossato, è costituita da una salita composta di 1200 gradini. Una volta superata, però, si può osservare il cosiddetto “muro di specchio”, una superficie di roccia liscia e lucente sulla quale sono stati incisi i commenti dei visitatori risalenti fino a 1000 anni fa. Un vero e proprio monumento a tutti coloro che hanno scelto di spingersi fino alla fortezza per ammirarla.

Tuttavia, la salita non è ancora finita e sarà necessario affrontare un’ulteriore rampa di scale che condurrà alla porta con le zampe di leone. Qui, un tempo, era presente anche un enorme testa di leone scavata nella roccia intorno all’ingresso, a completare il quadro. Immaginando, quindi, di entrare nelle sue fauci e percorrendo un’ultima scalinata, sarà possibile raggiungere la cima. Da lassù ci si potrà godere un panorama mozzafiato, in grado di ripagare tutta la fatica spesa. Un invito a tutti gli esploratori di restare in forma per non perdersi mete straordinarie e uniche.

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Fonte: travel.fanpage.it

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MATTEO GUARDABASSI

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Matteo Guardabassi
26 anni, studente in Teoria e Tecnologia della Comunicazione all’Università di Milano-Bicocca, ma attualmente collocato nella mia regione natale, le Marche. Sono uno spirito curioso insaziabile, mi piacciono le opere di fantasia e spesso mi faccio ispirare anche dalla realtà.