Unire Europa e Africa attraverso un tunnel? Il progetto, proposto per la prima volta 40 anni fa, ha avuto un’improvvisa accelerata. Questo tunnel rivoluzionerebbe i collegamenti tra i due continenti, trasformando radicalmente il trasporto merci, la circolazione di turisti e, potenzialmente, mettendo un freno al traffico illegale dei migranti. Scopriamo insieme i dettagli resi noti.
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Il tunnel tra Europa e Africa: assegnato il progetto per unire i due continenti
# Un progetto ambizioso: inaugurazione entro il 2030 per la coppa del mondo
# Le caratteristiche del tunnel: dimezzato il viaggio tra Madrid e Casablanca
Il tunnel sarà una struttura altamente innovativa, progettata per resistere alle complesse sfide geologiche e ambientali della regione. La tratta più breve tra Europa e Africa è anche la più profonda, con punti in cui l’acqua raggiunge i 900 metri. L’area è anche nota per la sua attività sismica, trovandosi al confine tra la placca tettonica eurasiatica e quella africana. Questi fattori rendono il progetto estremamente complesso dal punto di vista ingegneristico.
Una delle soluzioni proposte prevede la costruzione di stazioni terminali simili a quelle del Tunnel della Manica, che collega Inghilterra e Francia. Queste stazioni saranno dotate di tecnologie avanzate per garantire la sicurezza e l’efficienza del transito.
Il tunnel ospiterà principalmente un servizio ferroviario ad alta velocità, collegando Casablanca a Madrid con fermate intermedie a Tangeri e Algeciras. Si stima che il tempo di viaggio tra Casablanca e Madrid verrà ridotto a 5 ore e 30 minuti, una notevole differenza rispetto alle 12 ore attuali necessarie per il viaggio via terra e traghetto.
# Le sfide tecniche: il tunnel sarà attraversabile in macchina?
La società spagnola Herrenknecht Ibérica, specializzata nella costruzione di tunnel con alcune delle più grandi macchine da perforazione al mondo, ha recentemente vinto l’appalto per condurre lo studio di fattibilità. Questo studio, dal costo di 296.400 euro, sarà completato entro giugno 2025. Il Ministro delle Infrastrutture e dell’Acqua del Marocco, Nizar Baraka, ha confermato che il progetto è una priorità strategica per il paese.
Lo Stretto di Gibilterra è un punto strategico cruciale per il commercio globale e la sicurezza europea, per questa ragione non sono in pochi a ritenere che, se possibile, il tunnel dovrebbe essere progettato per essere attraversabile anche da mezzi a motore, come camion e automobili. La possibilità di transitare via macchina permetterebbe di rendere autonomi i flussi di merci e persone, riducendo notevolmente i tempi e lo sforzo logistico di una tratta ferroviaria.
# Una soluzione definitiva contro l’immigrazione illegale?
Un tunnel tra Europa e Africa potrebbe anche rappresentare una rivoluzione umanitaria, specialmente in relazione al fenomeno migratorio. Alle estremità del tunnel, si potrebbero istituire dei centri di accoglienza dove i migranti possano essere identificati e verificare il loro diritto di attraversamento.
Per evitare ingorghi e problemi di gestione, si potrebbero creare centri di stazionamento all’interno del tunnel, dove i migranti con diritto di passaggio potrebbero fermarsi temporaneamente in attesa che i governi competenti organizzino la loro accoglienza. Questi centri dovrebbero fornire servizi essenziali come il cibo, l’acqua e l’assistenza sanitaria di base fino al trasferimento nelle strutture di accoglienza ufficiali.
Questa soluzione ridurrebbe significativamente la dipendenza dalle traversate rischiose attraverso il Mediterraneo, salvando migliaia di vite e garantendo un sistema di migrazione regolare, sicuro e controllato. Per i migranti irregolari, invece, potrebbe essere creato un programma di lavoro legato alla costruzione del tunnel. Il lavoro in questo grande progetto infrastrutturale potrebbe essere considerato come un’opportunità per guadagnare il diritto di emigrazione, in un’ottica di inclusione sociale. L’impiego nell’opera potrebbe essere una via per integrare questi migranti nel mercato del lavoro.
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MATTEO RESPINTI
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