Fondata dal nulla dall’imperatore Traiano, questa colonia militare romana dissepolta dalle sabbia del Sahara alla fine dell’800 è stata definita la “Pompei africana”. Ecco la sua storia e cosa è rimasto di questa incredibile città.
La MERAVIGLIOSA POMPEI AFRICANA
# Timgad, nata come colonia militare romana, è stata definita la “Pompei africana”
Fondata dal nulla dall’imperatore Traiano nell’anno 100 come colonia militare, principalmente come bastione contro i Berberi del Massiccio dell’Aurés, Timgad è un’antica città romana del Nord Africa. Si trova nel territorio della moderna Algeria a 35 km a est della città di Batna, provincia romana dell’Africa Proconsolare, lungo quella che era la strada fra Thevaste e Lambesi.
Cinta di mura ma non fortificata, fu progettata per una popolazione di 15.000 abitanti, anche se una crescita fuori controllo la portò a svilupparsi senza rispettare la planimetria ortogonale della fondazione originale romana. In origine fu abitata da veterani della campagna partica dell’esercito romano. Costruita su un’area fertile a circa 1000 metri sul livello del mare, fu ricoperta e conservata dalla sabbia del Sahara. Dalla sua dissepoltura alla fine dell’800 emersero la classica griglia, con cui venivano costruite le città romane, e le notevolissime rovine che le sono valse il soprannome di “Pompei africana”.
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# Le stupende rovine dell’antica città romana
La superficie dell’antica città, che dal 1982 è Patrimonio Mondiale dell’Unesco, si estende per poco più di 900.000 mq e sono molte le rovine rimaste conservate fino ai nostri giorni:
- il decumano e il cardo, che termina in un foro all’incrocio col decumano, affiancati da un colonnato corinzio parzialmente restaurato;
- l’arco di Traiano alto 12 metri costruito in arenaria, corinzio con 3 fornici di cui quello centrale è largo più di 3 metri, della seconda metà del II secolo o degli inizi del III, parzialmente restaurato nel 1900 e posizionato nella parte terminale ovest del decumano;
- tra gli edifici ci sono: un tempio dedicato a Giove Capitolino, grande quasi come il Pantheon di Roma, un teatro da 3.500 posti a sedere, usato ancora oggi per rappresentazioni teatrali, una chiesa quadrata con abside circolare risalente al VII secolo, una basilica, una biblioteca, quattro terme e una cittadella bizantina realizzata pochi anni prima del definitivo abbandono della città.
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FABIO MARCOMIN
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