Avremo una nuova Atlantide? Si spera di no, ma osservando quanto sta succedendo negli ultimi anni il fenomeno inizia a preoccupare. Una città popolata da quasi 9 milioni di persone e che copre un’area metropolitana di oltre 20 milioni di abitanti sta affondando.
La METROPOLI che sta SPROFONDANDO: 2 metri negli ultimi 4 anni
Si tratta di una delle città più popolose d’America, Città del Messico, che negli ultimi 4 anni ha visto il terreno su cui è costruita cedere e abbassarsi di circa 2 metri.
# Il suolo si abbassa di 50 centimetri all’anno
Il fenomeno che sta portando Città del Messico ad affondare si chiama subsidenza: un processo geologico che causa un progressivo e graduale cedimento del terreno. Solitamente i motivi principali di questo abbassamento sono eventi naturali come i terremoti o attività umane come l’estrazione idrica e mineraria; tuttavia, ciò che stupisce è che il terreno su cui è costruita Città del Messico sta sprofondando alla velocità della luce. Circa 50 centimetri all’anno e non ci sono segni di miglioramento.
Ma perché proprio Città del Messico sta affondando? La metropoli è stata costruita su quello che un tempo era il lago salato Texcoco, su un terreno argilloso. Questo ha fatto sì che pian piano il terreno si aggregasse e compattasse, danneggiando case, palazzi e infrastrutture e alla fine portandole ad affondare.
# Una notizia preoccupante: il cedimento del suolo colpirà il 19% della popolazione mondiale
Recentemente, un gruppo di ricercatori ha studiato il fenomeno della subsidenza su scala mondiale e si è scoperto che, entro il 2040, circa 1,2 miliardi di persone, che rappresentano il 21% del PIL globale, assisteranno al cedimento del terreno nelle loro città. Si stima che l’Asia sarà il continente più a rischio, perché potrebbe vedere una grande fetta di suolo abbassarsi, andando a colpire l’86% della popolazione. Inoltre, anche qui il problema sarà la velocità con cui cederà il terreno: fino a 28 centimetri l’anno.
# Anche l’Italia è a rischio?
Per quanto riguarda in Italia, invece, non sembrerebbe si possa assistere a cedimenti così drastici, o almeno non immediati, dato che il livello di subsidenza non è mai alto ad eccezione di zone piccole e marginali.
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BEATRICE BARAZZETTI
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