La PORTA dell’INFERNO: un uomo ha cercato di entrarci (Video)

Un fenomeno tra il reale e il soprannaturale. Dove si trova la porta dell’inferno? E cosa è successo a chi ha provato a varcarla?

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credits: woworlds IG

Dante aveva immaginato l’ingresso agli inferi come una voragine sotto la città di Gerusalemme, ma di certo era all’oscuro del bizzarro fenomeno che si è conquistato l’appellativo di “Porta dell’Inferno”. Lasciate quindi ogni speranza voi ch’entrate, perché andiamo alla scoperta di questo luogo infernale.

La PORTA dell’INFERNO: un uomo ha cercato di entrarci (Video)

# La Porta dell’Inferno che brucia ininterrottamente

credits: mila_pro_photo IG

Nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, si trova un cratere lungo circa 70 metri e profondo una ventina, dalla caratteristica davvero unica: brucia ininterrottamente. La cavità è stata ribattezzata “Porta dell’Inferno” per questa sua peculiarità. Pensate, che per una curiosa coincidenza, si trova poco distante dalla cittadina di Derweze il cui nome tradotto in italiano significa proprio “porta”.

# Un fenomeno straordinario dall’origine accidentale

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Ciò che rende quest’attrazione davvero unica è che non si tratta di un fenomeno naturale e nemmeno così antico. Tutto ebbe inizio nel 1971, quando alcuni geologi sovietici, in cerca del petrolio, impiantarono in quella zona una piattaforma di perforazione. La trivella raggiunse una sacca di gas naturale e causò un cedimento del terreno che inghiottì tutte le attrezzature, senza però causare, per fortuna, nessuna vittima.

Per timore che i gas sprigionati potessero essere nocivi, i geologi decisero di incendiare il cratere, sperando che, nell’arco di pochi giorni, il fuoco avrebbe consumato tutta la riserva di gas. Ma così non fu. Dopo 50 anni, le fiamme bruciano ancora ininterrottamente.

# L’uomo che è entrato nel cratere infuocato

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Nel 2013, in una spedizione finanziata dal National Geographic, l’esploratore George Kourounis tentò un’impresa particolarmente impegnativa: si calò nel cratere infuocato. Riuscì in questo modo a misurare la cavità ed a raccogliere dei campioni di suolo per capire se ci fosse vita in condizioni così estreme.

Grazie alla sua impresa, il team di scienziati riuscì a scoprire che, nonostante la temperatura fosse altissima e l’ambiente fosse saturo di gas metano, alcuni batteri riuscivano a sopravvivere.

# Un fenomeno tra il reale e il soprannaturale

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Il fenomeno è così bizzarro che tra la popolazione locale è diffusa la credenza che si tratti di un fenomeno soprannaturale, proprio per questo è stato ribattezzato “Porta dell’Inferno”.

Nessuno sa con certezza quanto gas sia bruciato finora, né per quanto ancora continuerà ad ardere. Quel che è sicuro è che il cratere è oggi tra le mete turistiche più visitate del Turkmenistan. La luce emessa dalla cavità è visibile di notte a chilometri di distanza e crea uno spettacolo davvero suggestivo, tanto da attirare, nonostante il forte e sgradevole odore sulfureo, decine di migliaia di visitatori ogni anno.

 

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CHIARA BARONE

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Chiara Barone
Nata e cresciuta a Milano, sono una studentessa all'ultimo anno di Sociologia. Sogno un mondo più inclusivo dove cultura, passione e curiosità siano motore di innovazione e miglioramento.