Scomparso nel maggio 2020, ci aveva abituato alle sue opere strabilianti, alle sue impacchettature e alla sua arte visuale. Christo era un’artista con la A maiuscola, come si suol dire. Fu lui a rendere celebre il lago d’Iseo in tutto il mondo con la famosa passerella galleggiante The Floating Piers e da ricordare sono anche la statua milanese equestre di Re Vittorio Emanuele II e il monumento a Leonardo da Vinci in piazza della Scala imballati per bene negli anni ‘70.
L’ultima tentazione di Christo: la più GRANDE OPERA D’ARTE del mondo. Sarà costruita?
E se si pensava che l’Arc de Triomphe parigino impacchettato fosse la sua ultima opera, già postuma, probabilmente non sarà così. Sì perché Christo aveva un progetto nel cassetto da anni e sembra proprio che sia per essere realizzato: sarà l’opera d’arte più grande del mondo.
# La “Mastaba”: un’opera d’arte di 410 mila fusti di acciaio
Si chiamerà la “Mastaba” e sta aspettando solo l’approvazione del Governo. Christo e Jeanne-Claude, coppia artistica e nella vita privata, avevano in mente questo progetto già dal 1977, ma non fu mai realizzato. L’idea era quella di costruire l’opera nel deserto di Liwa, a sud di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. L’opera sarebbe la prima dell’artista ad essere un’installazione permanente su larga scala: sarà composta da 410mila fusti d’acciaio multicolore da 55 galloni, riprendendo così l’architettura islamica. I due artisti avevano già pensato, e deciso, colori e posizione di ogni fusto.
# L’opera d’arte più grande al mondo
La vera particolarità? Se verrà costruita (perché non è ancora deciso nulla, si aspetta il Governo), la “Mastaba” sarà l’opera d’arte più grande al mondo. Con i suoi 150 metri d’altezza, 300 metri di lunghezza alle pareti verticali e 225 metri di larghezza alle pareti inclinate di 60 gradi, sarà imbattibile. Christo parlava di una sorta di nuova Tour Eiffel, il nuovo punto di riferimento per il 21° secolo. Aspettando l’approvazione del Governo, si è già scelto che sarà il nipote dell’artista, Vladimir Yavachev, a costruire l’opera e ci vorranno circa 3 anni per vederla completa. La fortuna è che la “Mastaba”, come tutti i progetti di Christo, sarà autofinanziata, quindi non ci saranno problemi nel cercare finanziamenti governativi.
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BEATRICE BARAZZETTI
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