Usciti i dati sulla mortalità in eccesso nel triennio 2020-22 segnato dall’emergenza Covid. Il Paese che risulta aver salvato più vite è quello che non ha attivato lockdown o restrizioni. Vediamo i dati ufficiali OECD.
Mortalità in eccesso 2020-22: il MODELLO SVEDESE il migliore del mondo
Chi ha lasciato più libertà ai cittadini ha salvato il maggior numero di vite. Questa la sintesi che emergerebbe dai dati ufficiali pubblicati dall’OECD sulla mortalità in eccesso nei principali paesi rispetto alla media negli stessi paesi dei cinque anni precedenti la pandemia. Calcolata in percentuale sul triennio 2020-22, la Svezia risulta il paese al mondo con la minor mortalità in eccesso: +6,7% sulla media degli anni precedenti.
Sull’altro fronte i paesi peggiori risultano due nazioni che hanno cercato di combattere il Covid con lockdown e restrizioni molto pesanti: Cile e Stati Uniti. Il paese sudamericano registra +64,1% di mortalità, mentre gli USA sono a +54,1%, siamo a quasi 10 volte più del tasso svedese.
L’Italia si trova a metà classifica con un +27.9% di mortalità in eccesso, quasi 5 volte superiore al tasso di mortalità in eccesso della Svezia. Ma in cosa consisteva il “modello svedese”?
# Il modello svedese per contrastare il Covid: libertà assoluta ai cittadini
Neppure un giorno di lockdown per alcun tipo di attività. Pure le scuole sono rimaste sempre aperte, anche nei momenti dove il Covid sembrava colpire con più violenza. Non solo. Mai adottato l’obbligo di mascherine che, anzi, dopo i primi mesi sono state addirittura “sconsigliate” per evitare il rischio di sentirsi falsamente protetti. I comportamenti considerati utili sono stati sempre solamente consigliati, come la vaccinazione che non ha previsto alcuna forma di penalizzazione sociale contro i non vaccinati. Il Green Pass non è mai stato attivato e la Svezia è stato il primo paese ad abrogare tamponi e quarantena ai sintomatici. Il punto saldo della strategia svedese è stata la tutela della libertà individuale, focalizzandosi a curare i malati senza infondere terrore o limitare la vita tra le persone sane.
Per questa linea intransigente a difesa della libera scelta del cittadino il paese scandinavo ha attirato molte critiche a livello mondiale, soprattutto da parte di chi ha adottato una politica opposta. I dati ufficiali però mostrano che la strategia svedese è stata quella vincente. Non solo dal punto di vista economico e psicologico ma anche sanitario.
Vediamo invece nello specifico i dati Istat sulla mortalità in eccesso in Italia, aggiornati a Novembre 22.
# Mortalità in eccesso in Italia: +10% nel 2022
A Novembre 22 in Italia si registra un aumento del 10% della mortalità rispetto ala media dei cinque anni precedenti la pandemia. In ognuno dei tre anni segnati dal Covid si sono avuti decessi sensibilmente superiori rispetto alla media, sfondando in tutti i tre casi quota 600mila vittime.
Continua la lettura con: La via svedese nella lotta al virus: e se avessero ragione loro? (aprile 2020)
ANDREA ZOPPOLATO
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