Non è un miraggio: in mezzo al DESERTO c’è una CITTÀ (FANTASMA)

Era considerata la più ricca di tutta l'Africa

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Quella che un tempo era una ridente cittadina turistica, oggi è sommersa dalla sabbia. Ma non per questo ha perso il suo fascino.

Scopriamo insieme perché é stata abbandonata.

Non è un miraggio: in mezzo al DESERTO c’è una CITTÀ (FANTASMA)

# Una città in mezzo al deserto

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Siamo nel deserto del Namib, uno dei deserti più antichi del mondo vasto ben 55.000 chilometri quadrati e posizionato nella parte costiera della Namibia Occidentale. Tra le dune rossastre più alte del mondo, esattamente a quindici chilometri dalla città portuale di Lüderitz, si trova la città fantasma di Kolmanskop (Kolmanskuppe in tedesco), che letteralmente significa “la testa di Coleman”, forse in riferimento a un trasportatore di passaggio per queste terre desolate.

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La sua è la storia di “un’economia perduta e un passato dimenticato“, racconta FanPage.
Un tempo, la cittadina di Kolmanskop era considerata la più ricca di tutta l’Africa: aveva energia elettrica, una stazione ferroviaria, lussuose case di pietra, casinò, scuole e ospedali, una fabbrica del ghiaccio, un teatro, un palazzetto dello sport e addirittura una pista da bowling. Ma aveva una cosa ancora più importante per le persone: i diamanti. Furono la sua ricchezza più grande, ma anche la sua rovina.

Fu l’operaio Zacharias Lewala a trovare un diamante mentre lavorava, agli inizi del Novecento. Da quel momento, la notizia si sparse e numerosi minatori provenienti da tutto il mondo, in particolare dalla Germania, viaggiarono verso questa cittadina per sfruttare tutto il suo potenziale e raccogliere la sua ricchezza.

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Naturalmente, i diamanti non sono una risorsa infinita e con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale ben presto Kolmanskop venne abbandonata e i suoi abitanti partirono per altre destinazioni. L’ultimo abitante lasciò Kolmanskop tra il 1956 e il 1960.
Oggi, la cittadina è diventata una vera e propria città fantasma, le sue antiche dimore sono state reclamate dalla sabbia rossa del deserto e dalla nebbia mattutina, creando un’atmosfera surreale, quasi fuori dal tempo.

Grazie al boom economico di Lüderitz nel 1980, Kolmanskop sta ritrovando un po’ di quella fama perduta in quanto si è riscoperto il suo potenziale turistico e storico, e ora è una tra le mete più ambite della Namibia.

Fonte: Il Messaggero

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SELENE MANGIAROTTI

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Selene Mangiarotti
Aspirante traduttrice, cerco il mio posto nel mondo un articolo alla volta