Concluso il passaggio all’automazione integrale per un’altra vecchia linea della rete parigina. Come è stata realizzata e quali sono i benefici per gli utenti.
PARIGI: COMPLETATA l’AUTOMAZIONE della VECCHIA LINEA 4. Come è stata fatta e perché si potrebbe fare a Milano
# Automatizzata la vecchia linea metropolitana della capitale francese: ora sono tre quelle automatiche
La rete della capitale francese è una delle più antiche al mondo: ha inaugurato in occasione dell’esposizione universale nel 1900. Eccetto la linea 14, aperta qualche anno fa, tutte sono nate come linee standard a guida umana. Nel 2011 si è concluso il passaggio all’automazione integrale della linea 1, mentre il 19 gennaio 2024 è stato completato anche quello della linea 4, la seconda più frequentata della rete proprio dopo la linea 1. Sale dunque a tre il numero di linee automatiche a Parigi, sulle 16 in esercizio.
Leggi anche: Le METRO più ANTICHE del MONDO
# Una tracciato di 14,3 km per 29 stazioni
La linea 4 ha un tracciato che attraversa la città da nord a sud per 14,3 km e 29 stazioni. Per renderla automatica sono stati investiti 256 milioni di euro. I treni in funzione sono in quelli revampizzati della linea 14 e altri convogli di nuova generazione. I treni a guida manuale impiegati in precedenza verranno trasferiti su un’altra linea.
# I lavori effettuati e i benefici per i viaggiatori
L’intervento di automatizzazione non ha comportato particolari disagi per gli utenti dato che i lavori sono stati eseguiti in prevalenza di notte, oltre a qualche chiusura domenicale della linea. Sono state completamente rinnovate le banchine delle stazioni per migliorare l’accoglienza e il comfort dei viaggiatori con spazi caldi, sedute comode, nuove piastrelle alle pareti e nuova pavimentazione, sistemi tecnologici aggiornati e nuova illuminazione. Sono state anche installate le porte anti-suicidio che si aprono all’apertura di quelle dei convogli, come su M4 e M5 a Milano. Ma passiamo ai vantaggi per i viaggiatori.
L’automazione consente di avere più treni nelle ore di punta, migliore regolarità su tutta la linea e la capacità di adattare istantaneamente l’offerta di trasporto in caso di forte afflusso.
# Perché non portare l’automazione integrale anche su M1, M2 ed M3? Il fallimento del primo test
La linea gialla è stata la prima in Italia ad avere la guida automatica: il macchinista, anche se presente in cabina, interviene solo per aprire e chiudere le porte e dare il consenso alla partenza, oltre a gestire le situazioni di emergenza. La linea M1 ha invece aumentato il suo grado di automatizzazione, con l’introduzione del sistema di segnalamento a blocco mobile, atteso nel 2024 anche per la M2. Nessuna delle prime tre linee arriva però al livello di M4 e M5 che sono completamente automatizzate.
Intervenire sulle vecchie linee, così come fatto a Parigi, consentirebbe di migliorare la regolarità del servizio in quanto gestito integralmente dalla tecnologia e perché nelle banchine è prevista la presenza delle porte porte anti-suicidio, che evitano tragici episodi e le conseguenti interruzioni sulla linea. L’unico test effettuato a Milano in tal senso è stato fatto alla stazione di Sesto 1º Maggio FS della linea M1: non ha però avuto l’esito sperato per problemi di allineamento tra il sistema che controlla l’arrivo del treno e l’apertura delle porte dei treni e delle banchine. Le porte in banchina sono state quindi rimosse.
Leggi anche: M1: 7 curiosità che forse non sai sulla REGINA della metro
Continua la lettura con: Il PASSANTE URBANO OCCIDENTALE: una priorità per Milano?
FABIO MARCOMIN
copyright milanocittastato.it
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/