Le grandi metropoli stanno vivendo un periodo di profondo cambiamento negli ultimi decenni, con gli spazi pubblici sempre meno destinati alle auto e sempre più a pedoni e mobilità dolce. Mentre Milano punta sui divieti alla circolazione, le altre mirano a implementare soluzioni alternative che consentano ogni tipo di mobilità. Ecco come hanno scelto di agire nella capitale dei Paesi Bassi, uno dei simboli della mobilità green.
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
Strade sottoterra, verde sopra: la scelta di Amsterdam arriverà a Milano?
# Uno dei progetti infrastrutturali più grandi e complessi dei Paesi Bassi
I Paesi Bassi sono stati tra i primi a favorire pedoni, ciclisti, e oggi anche monopattini, rispetto alle auto. Le strade prevedono spazi maggiori per chi non si sposta con veicoli a motore e, come ad Amsterdam, le velostazioni sono diffuse, così come i parcheggi sotterranei, oltre al trasporto pubblico. I possessori e gli utilizzatori delle auto non vengono però discriminati, ma si cercano soluzioni alternative per consentire la loro libera circolazione. La più importante è quella di interrare arterie ad alto scorrimento, come tangenziali e autostrade, liberando le aree superficie.
Nel distretto di Zuidas è programmato un intervento di questo tipo, si tratta di uno dei progetti infrastrutturali più grandi e complessi della Nazione, che consiste:
- nell’ampliamento e spostamento della tangenziale A10 sottoterra;
- nella ristrutturazione della stazione ferroviaria di Amsterdam Sud;
- nella riqualificazione superficiale con verde, acqua e spazi per i pedoni.
# L’interramento del tunnel
Al centro del progetto c’è l’ampliamento e interramento della tangenziale A10, all’interno di un quartiere ampiamente sviluppato negli anni ’80, dopo che il comune ha destinato aree su entrambi i lati dei binari ferroviari e della tangenziale come sede di sviluppo per uffici. L’obiettivo è migliorare l’accesso al quartiere stesso e aumentare la qualità urbana.
# La nuova stazione ferroviaria
La stazione di Amsterdam Sud, sempre più considerata una barriera verso il centro città, in un distretto residenziale e terziario molto frequentato da ciclisti e pedoni, si prepara ad essere trasformata. Il tunnel sotto alle banchine e che conduce ai treni della metropolitana diventa una galleria con negozi, ristoranti e deposito biciclette, un’altra più stretta con servizi simile porta alla nuova fermata del tram sul lato sud e a una fermata dell’autobus sul lato nord.
# La rivoluzione in superficie con un corridoio verde
La liberazione del terreno, dopo lo spostamento della tangenziale A10 sottoterra, consente di aggiungere un ulteriore binario ferroviario e realizzare un vero e proprio corridoio verde, giardini, acqua e aree di sosta. La pendenza su entrambi i lati della piazza della stazione presenta un paesaggio verde a gradini con posti a sedere che si trasformano gradualmente in un parco lineare sopra l’arteria stradale interrata e attorno all’imbocco del tunnel.
La vegetazione è prevista anche a copertura dei tetti delle banchine e delle barriere acustiche. L’investimento per il progetto è di oltre 100 milioni di dollari e il suo completamento è fissato per il 2036.
# Un’idea per risolvere il problema del traffico con la chiusura dei cavalcavia milanesi?
A Milano si era ipotizzato in passato di realizzare due tunnel, uno di 4 km da 4 da piazza Repubblica a Forlanini e un altro di quasi 15 km dall’area Expo a Linate per togliere il traffico in superficie e velocizzare gli spostamenti in città. Interventi che avrebbero potuto riqualificare in modo importante le aree a livello strada. La soluzione potrebbe tornare utile vista la quasi certa chiusura del cavalcavia Monte Ceneri-Serra, con trasformazione in una sorta di HighLine con aree verdi e di sosta per i cittadini, e della chiusura/abbattimento di quello di Corvetto.
Si potrebbero abbattere entrambi, interrando nel secondo caso anche il tratto cittadino del raccordo autostradale da cui proviene la strada. Non solo: perché non ripensare all’idea dei due tunnel per spostare sottoterra il traffico cittadino?
Leggi anche: L’HighLine Verde sul cavalcavia: a New York è a Manhattan, a Milano sarà alla Ghisolfa
Fonte: archetizer.com
Continua la lettura con: Due tunnel per risolvere il problema del traffico di Milano
FABIO MARCOMIN
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ma se non vogliono neanche parlare di un tunnel che unisca l’autostrada del sole e dei fiori con quella di Torino/Laghi, che è stata ipotizzata già da tempo! Già questa soluzione limiterebbe parecchio il traffico in città e nelle tangenziali. Non occorre andare tanto in là con nuove soluzioni utopiche
La sezione commenti è chiusa.