Il chief medical officer Chris Whitty, responsabile della gestione della pandemia in Gran Bretagna, ha fatto un importante annuncio che potrebbe cambiare il modo di affrontare il Covid in tutto il mondo. Ecco le sue dichiarazioni.
UK: “Basta LOCKDOWN, tratteremo il Covid come un’INFLUENZA”
# Il chief medical officer Chris Whitty: “Il Covid-19 non andrà via, dovremo gestirlo come gestiamo l’influenza”
La linea del governo britannico è proseguire a pieno ritmo con la campagna di vaccinazione per mantenere le promessa di eliminare tutte le restrizioni e le regole del distanziamento sociale dal 21 giugno e far ritornare la vita dei cittadini alla normalità. La strategia sta portando i risultati sperati: nell’ultimo bollettino si sono registrati solo 3.402 nuovi casi e 52 decessi. Il chief medical officer Chris Whitty, responsabile della pandemia nel Regno Unito insieme al chief scientific adviser Patrick Vallance, parlando durante un webinar della Royal School of Medicine dice che il Covid dovrà poi essere gestito come un’influenza: “Il Covid-19 non andrà via, è chiaro che dovremo gestirlo, a un certo punto, un po’ come gestiamo l’influenza“. Aggiungendo che “ogni anno, tra i 7.000 e i 9.000 cittadini muoiono di influenza, la maggior parte dei quali sono molto anziani, e ogni pochi anni si ha un anno influenzale negativo in cui muoiono dalle 20 alle 25mila persone. L’ultima volta che è successo è stato tre anni fa e nessuno se ne è accorto“.
# I lockdown non andranno più usati come strategia per affrontare i virus, al massimo misure mirate e temporanee e contromisure mediche
Per questo Chris Whitty è convinto che come per l’influenza, che in un’alcune occasioni causa picchi di decessi senza che i cittadini lo sappiano, anche per il Covid in futuro non dovrà più essere messo in campo il lockdown: “Se l’anno prossimo dicessimo ‘possiamo affrontare l’influenza mettendo di nuovo tutti in lockdown durante l’inverno’, penso che la professione medica non sarebbe popolare tra il grande pubblico”. Concludendo che “dobbiamo trovare un equilibrio che mantenga i contagi e le vittime del coronavirus effettivamente a un livello basso, che minimizzi le morti come meglio possiamo, ma in un modo che la popolazione tolleri, attraverso contromisure mediche come i vaccini e, a tempo debito, i farmaci“. Secondo il suo parere si potrebbero pensare “misure mirate e temporanee, come la chiusura di scuole e università o impedire per alcuni periodo le visite nelle case di cura per anziani, ma senza lockdown.”
Fonte articolo: Europa Today
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FABIO MARCOMIN
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