Una nuova RIVOLUZIONE COPERNICANA? Arriva la BICI SENZA CATENA

Da secoli la bicicletta possiede necessariamente due ruote e una catena. In futuro potrà non essere più così

0
credit: it.businessinsider.com

Una bicicletta può funzionare senza catena? Il sistema DrivEn potrebbe rivoluzionare il mondo delle due ruote.

Una nuova RIVOLUZIONE COPERNICANA? Arriva la BICI SENZA CATENA

Sin dalla metà dell’Ottocento la forza delle pedalate viene trasformata in movimento tramite l’ausilio di una catena e da allora, la tecnica ciclistica dipende strettamente da questo funzionale elemento. Ma oggi sta succedendo qualcosa, qualcosa di davvero rivoluzionario, nel mondo delle due ruote: è stato presentato il prototipo di una bici che si muove senza la catena.

# Eppur si muove: presentato il prototipo di una bici senza catena

credit: mtbcult.it

Da secoli quindi la bicicletta possiede necessariamente due ruote e una catena. Oggi questo non sta solo cambiando ma sta rivoluzionando nel vero senso della parola il concetto di bicicletta che ciascuno di noi ha. Come disse Galileo riferendosi alla Terra, “eppur si muove”: può sembrare assurdo che le pedalate si convertano in movimento senza catena, eppure è così. Al momento ne esiste solo un prototipo ma l’azienda danese che l’ha prodotto, Ceramicspeed, è convinta che presto il mondo del ciclismo si libererà definitivamente della catena. Inizialmente si occupavano di pattini in linea, producendo cuscinetti a bassissimo attrito, e poi ci fu il lampo di genio: esportare il sistema sulle due ruote.

# Eliminando la catena, si elimina un fattore di rischio

credit: mtbcult.it

Così in collaborazione con il dipartimento di ingegneria meccanica di Boulder della University of Colorado è stato sviluppato un prototipo di bicicletta che non ha bisogno di tradizionale catena o di deragliatore (il meccanismo che permette di usare diversi rapporti di trasmissione). Ma quali sono gli effettivi benefici di una bici senza catena? Prima di esaminarne gli aspetti tecnici, è necessario sottolineare che la catena è un fattore di rischio: è esposta alle intemperie, alla sporcizia e ai colpi, questo può provocarne la rottura nel bel mezzo di una corsa causando pericolose cadute ai ciclisti.

# Il sistema riduce di quasi il 50% l’attrito: nuovi record e tempi di gara

credit: it.businessinsider.com

Esaminandone però gli aspetti tecnici, una bicicletta senza catena offre il doppio dell’efficienza del migliore sistema a catena attualmente disponibile, con una riduzione dell’attrito del 49%. Questo strabiliante miglioramento rappresenterebbe davvero una rivoluzione nel mondo del ciclismo, permettendo nuovi record di velocità e tempi di gara finora impensabili. E allora se questo prototipo è così efficiente perché non ne viene avviata la produzione? La risposta è semplice: perché il prototipo è molto efficiente ma non ancora perfetto.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Quali sono gli ostacoli alla realizzazione di questa rivoluzione?

Il sistema, chiamato DriveEn, presenta delle problematiche di cui parleremo in seguito ma prima è necessario illustrare il suo funzionamento. La bicicletta DriveEn è composta da un albero con una serie di cuscinetti ceramici a ciascuna estremità che trasferiscono il moto proveniente dai pedali a un serie di tredici ingranaggi disposti in piano, che sostituiscono la tradizionale cassetta pignoni al posteriore. In questo sistema risiedono sia la rivoluzione che l’ostacolo alla sua realizzazione: per funzionare l’albero di trasmissione ha bisogno dello spazio che al momento è occupato dalla parte inferiore del triangolo posteriore del telaio. Se questo ostacolo sembrerebbe poter essere superato grazie a dei forcellini particolarmente inclinati verso l’alto, alcuni esperti restano comunque scettici. Considerando che i ciclisti più potenti esercitano una forza fino a 1700W sulla trasmissione, sarà DrivEn in grado di resistere? E la sabbia, il fango o i detriti, non saranno un problema per i punti di contatto del sistema?

Questo prototipo per affermarsi nel mercato delle due ruote ha bisogno di supporto, soprattutto da parte dei produttori di telai che dovrebbero riprogettare i prodotti per inserire l’albero di trasmissione. Ma la storia ci ha insegnato che ogni rivoluzione per affermarsi ha dovuto superare ostacoli e difficoltà, e DrivEn seppur con le sue problematiche sembra proprio essere il futuro della tecnica ciclistica.

Fonte: Business Insider

Continua la lettura con: A Milano il sogno di MAO: tutti in BICICLETTA. Tutte le ciclabili in costruzione: progetti e conseguenze

ROSITA GIULIANO

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore


Articolo precedente🛑 “Ci tolgono la SCUOLA? Noi ce la RIPRENDIAMO!”
Articolo successivo🛑 La LOMBARDIA rischia il ROSSO. Nonostante i principali indici siano migliori del resto d’Italia
Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.