Il Comitato tecnico scientifico il 3 marzo, come riporta il verbale ufficiale, invitò il governo a istituire la “zona rossa” anche a Nembro e Alzano Lombardo, due comuni della Val Seriana, cuore produttivo della provincia di Bergamo, provincia di Bergamo nei quali si stava registrando una preoccupante crescita di nuovi casi positivi. E Conte dichiarò ai magistrati: «Il verbale sulla zona rossa di Alzano e Nembro? Io non l’ho mai visto»
Pubblichiamo estratti articolo di Isaia Invernizzi per “L’eco di Bergamo” – Mancata zona rossa, ecco il verbale «Alto rischio a Nembro e Alzano»
🔴 Il CTS propose al GOVERNO di istituire ZONA ROSSA in VAL SERIANA. E Conte dichiarò ai magistrati: «Il verbale sulla zona rossa di Alzano e Nembro? Io non l’ho mai visto»
# Il testo del verbale: “Il Comitato propone di adottare stesse misure restrittive degli altri comuni della zona rossa“
Le righe che inchiodano il governo: “Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei comuni della zona rossa anche in questi due comuni, al fine di limitare la diffusione dell’infezione nelle aree contigue“. I due comuni di cui si parla sono Alzano Lombardo e Nembro e questo è il passaggio decisivo del verbale ufficiale numero 16 redatto martedì 3 marzo 2020 al termine della riunione del comitato tecnico scientifico nazionale. È un invito inequivocabile rivolto al governo, chiamato ad adottare provvedimenti più restrittivi a causa della netta crescita di contagi comunicata da Regione Lombardia all’Istituto superiore di sanità. Un invito che è rimasto inascoltato.
# Il consiglio del CTS e i militari rispediti indietro
Nelle motivazioni del CTS si spiegava perchè fosse necessario imporre le stesse misure restrittive già imposte a Vo’ Euganeo e ai comuni del lodigiano: “I due comuni si trovano in stretta prossimità di Bergamo e hanno una popolazione rispettivamente di 13.639 e 11.522 abitanti. Ciascuno dei due paesi ha fatto registrare attualmente oltre 20 casi, con molta probabilità ascrivibili ad un’unica catena di trasmissione. Ne risulta, pertanto, che l’R0 è sicuramente superiore a 1, il che costituisce un indicatore di altro rischio di ulteriore diffusione del contagio“. In effetti due giorni il verbale, il 5 marzo, e in seguito a successivi colloqui tra il presidente lombardo Fontana, l’Iss, il CTS e il governo, erano stati inviati 250 uomini delle forze ordine messi a disposizione per “sigillare” i due comuni bergamaschi. Poco dopo ci fu il dietrofront e la Val Seriana non divenne mai zona rossa.
# I rimpalli di responsabilità tra Governo e Regione. E Conte disse ai magistrati: «Il verbale sulla zona rossa di Alzano e Nembro? Io non l’ho mai visto»
Si è discusso molto dopo che Alzano Lombardo e Nembro erano diventati i focolai più pericolosi d’Italia, con la più massiccia diffusione del virus e il più alto numero di decessi in rapporto alla popolazione del nostro Paese, con rimpalli di responsabilità tra Governo e Regione. Il primo sosteneva che la Regione avrebbe potuto decidere in autonomia, come fatto successivamente dal presidente Bonaccini dell’Emilia Romagna con il comune di Medicina, la seconda invece che il Governo aveva già schierato tutti le forze di polizia e che si aspettava quindi che i due comuni venissero chiusi nelle ore successive. Di chi è quindi la responsabilità? In base al verbale emerso sembrano non esserci dubbi sul fatto che questa debba ricadere in toto sull’esecutivo del premier Conte.
Premier che, come ricorda oggi il Corriere della Sera, ai magistrati che indagavano sulla mancata zona rossa dichiarò: «Il verbale sulla zona rossa
di Alzano e Nembro? Io non l’ho mai visto»
Leggi anche: Covid-19: tutti gli scontri Governo-Regione. Chi ha RAGIONE?
Fonte: L’Eco di Bergamo
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