Ultime notizie. Anche se i contagi continuano a calare, oggi addirittura solo 8 nuovi contagi a Milano, il governo starebbe lavorando a un piano per riaprire il 3 giugno i confini delle regioni, ad eccezione della Lombardia.
🔴 L’Italia ci teme: rischio di blocco dei confini della LOMBARDIA anche a giugno
# Il rischio di lockdown incombe sulla Lombardia
Ci sono concrete possibilità che a giugno venga impedito lo spostamento di persone dalla Lombardia verso le altre regioni. Non solo, ci sarebbe anche un piano b per il ripristino in Lombardia del lockdown.
Come riporta affaritaliani.it, tra le ipotesi al vaglio la più soft prevede la possibilità del ritorno all’autocertificazione per gli spostamenti, il divieto di incontrare amici e parenti e di fare passeggiate oltre alla nuova chiusura di esercizi commerciali appena riaperti. La più dura quella di una nuova totale chiusura. La preoccupazione dei governatori è dettata dalle scene di assembramenti durante gli aperitivi, soprattutto al Nord Italia, e vorrebbero evitare che la ripresa più ampia delle attività commerciali del 18 maggio nella Regione lombarda, che registra contagi ancora oggi in tripla cifra sfiorando i 300 casi e in doppia cifra dei deceduti con 65, possa far ricrescere la curva epidemica in tutta la Nazione.
Fonte: affaritaliani.it
# 3 giugno il D-Day: libertà solo per alcune regioni?
Secondo alcune indiscrezioni alcuni Governatori di Regioni del Sud starebbero facendo pressioni sul Governo per tutelarsi contro l’arrivo di persone provenienti dalle regioni più colpite dal Coronavirus, richiedendo nuove restrizioni per lasciare isolati i territori più colpiti.
Già nei mesi scorsi i presidenti delle Regioni Campania e Calabria avevano minacciato di chiudere i propri confini ai milanesi e lombardi, in caso di aperture anticipate di alcune zone del Paese, e ora che i dati continuano a confermare che i positivi in Lombardia sono la metà del totale italiano potrebbero passare dalle idee ai fatti. Oltre alla pressione esercitate nei confronti del governo, che si è preventivamente tenuto la possibilità di chiudere le area a rischio medio-alto di diffusione del virus, le regioni potrebbero usare “l’arma” del blocco delle frontiere. De Luca ha affermato “Dal 3 giugno ho sentito, anche dal premier, liberi tutti. Io ragionerò il 2 giugno per capire a che punto è il contagio, ma che significa liberi tutti se abbiamo ancora curve epidemiologiche alte in alcune parti dell’Italia?” confermando che se le aree più a rischio apriranno la Campania rimarrà chiusa.
Alla guida della richiesta delle regioni del sud di avere aperture differenziate ci sarebbe il Ministro Boccia che, come riporta bresciatoday.it, alla Commissione bicamerale sul federalismo fiscale della Camera ha dichiarato che ci sarà il via libera agli spostamenti tra regioni diverse a partire dal 3 giugno prossimo, ma con una postilla: tali spostamenti saranno vietati nelle regioni considerate ad alto rischio di contagio.
Il Ministro delle Autonomie Regionali Francesco Boccia ha affermato infatti che: «Si riaprirà il 3 giugno alla mobilità infraregionale per le regioni che hanno rischio medio o basso, ma se per alcune ci dovesse essere un rischio alto questo non sarà ritenuto opportuno. Speriamo che al 3 giugno arrivino tutte alle condizioni per poterlo fare» e ancora “La Regione che dovesse avere un problema avrà lo Stato sempre al proprio fianco, ma non possiamo fermare le altre Regioni“. Al momento l’unica area a rischio è la Lombardia al nord. Per i milanesi e lombardi sarà davvero un’estate da reclusi?
Fonti:
Il MURO del Sud contro il Nord: la riconoscenza non è di questo Paese
🔴 Al Sud che vieta l’ingresso ai lombardi risponde la ROMAGNA: “Noi non chiuderemo mai a chi ha reso grande il nostro turismo”
FABIO MARCOMIN
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