🛑 Altra evidenza scientifica: COVID a MILANO già nel NOVEMBRE 2019

Una nuova conferma che il virus circolava alcuni mesi di prima dell'esplosione dell'emergenza arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese

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Credits: Andrea Cherchi

Una nuova conferma che il virus circolava alcuni mesi di prima dell’esplosione dell’emergenza arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese. Un tampone orofaringeo fatto a un bambino milanese lo scorso anno, analizzato in seguito è risultato positivo al Coronavirus. Non basta: il bimbo può essere stato infettato solo nella stessa zona dove vive, l’area nord di Milano. 

Altra evidenza scientifica: COVID a MILANO già nel NOVEMBRE 2019

# In città un bambino positivo già il 21 novembre. Ad oggi potrebbe essere il nuovo paziente 1

Il virus SarsCov2 circolava in Italia già dall’autunno del 2019: con certezza dal 21 novembre. La prova arriva da un tampone fatto ad un bambino di Milano lo scorso dicembre. Il bambino, che all’epoca aveva 4 anni, era stato ricoverato al pronto soccorso con sintomi respiratori e vomito il 30 novembre, il primo dicembre la comparsa di macchie sulla pelle simili a quelle del morbillo. Dopo 14 giorni dall’inizio dei sintomi, il 5 dicembre 2019, un tampone orofaringeo per il morbillo analizzato in seguito ha mostrato che invece la causa era il SarsCov2.

Il SarsCoV2 può infatti dar luogo a sindrome simil-Kawasaki e manifestazioni cutanee, comuni ad altre infezioni virali, come il morbillo. La dottoressa Silvia Bianchi, una delle ricercatrici: L’idea è stata di indagare retrospettivamente tutti i casi di malattia esantematica identificati a Milano come morbillo e rosolia tra settembre 2019 e febbraio 2020, risultati negativi alle indagini di laboratorio“. 

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# Lo studio dei ricercatori pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese: l’infezione è stata presa a livello locale

Le iniziali descrizioni di tali sintomi associati a Covid-19 sono arrivate proprio dai dermatologi della Lombardia. I ricercatori, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese, non sono però riusciti a determinare dove il bambino possa aver preso il virus. Il presidente della facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano Gianvincenzo Zuccotti, tra gli autori dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo fatto un’indagine epidemiologica per capire se il bambino e i suoi genitori avessero viaggiato, ma non si sono mai mossi dalla propria area a nord di Milano. È un’infezione presa a livello locale. Quindi significa che il bambino è stato infettato da altri a Milano. Questo darebbe conferma a un altro studio dell’Istituto dei Tumori che porta la lancetta della circolazione del virus a Milano ancora più indietro: all’estate del 2019. 

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# In base a uno screening dell’Istituto dei tumori di Milano i primi casi già a settembre

Questa notizia va ad aggiungersi a quella del rilevamento del virus nelle acque reflue di Milano a metà dicembre 2019 e dello studio dell’Istituto dei tumori di Milano, che analizzando i campioni di sangue dei partecipanti ad uno screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, ha rilevato la presenza del coronavirus già a settembre 2019 nei campioni di pazienti residenti in 5 regioni.

A questo si aggiungono le indagini fatte a fine aprile in Francia con il possibile paziente zero risalente al 27 dicembre, e in Spagna dove un equipe di virologi ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-nelle acque reflue raccolte a Barcellona addirittura nel marzo 2019.

A questo punto sembra fuori di dubbio che il Covid circolasse già da parecchi mesi prima del focolaio di Codogno che ha dato il via all’emergenza Covid in Europa. La domanda che molti si fanno è: se il virus circolava già da mesi, come mai finchè è restato ignoto lo si è riuscito a gestire senza impatto sulle strutture sanitarie, malgrado l’assenza di qualunque tipo di restrizione? 

Leggi anche: 🔴 Dalle acque di scarico la prova definitiva: il VIRUS a Milano già a DICEMBRE

Fonte articolo: L’Adige

Continua la lettura con: 🛑 Il Covid già a Milano nell’estate 2019

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