In futuro la somministrazione intradermica potrebbe non essere l’unica opzione: arriveranno anche i vaccini spray e via cerotto?
Arriveranno i VACCINI SPRAY e via CEROTTO?
Se la domanda più diffusa dello scorso anno è stata “quando si avrà un vaccino?”, adesso che i vaccini sono stati trovati la domanda è diventata “mi vaccino o non mi vaccino?”. E al momento l’unica soluzione è la somministrazione intradermica, ma non è detto che sarà così anche in futuro, infatti in alcuni laboratori statunitensi ed europei si stanno sperimentando altre due possibili somministrazioni: lo spray intranasale e il cerotto. Potremo vaccinarci anche così? In un’intervista a Il Giorno, ha fatto il punto della situazione Francesco Menichetti, infettivologo dell’Università di Pisa.
# L’RNA Messaggero: una soluzione innovativa e facilmente aggiornabile alle varianti
Menichetti, oltre ad essere infettivologo dell’Università di Pisa, è il capofila della sperimentazione italiana del plasma iperimmune. Ha spiegato a Il Giorno quali potrebbero essere le soluzioni che in futuro sostituiranno il vaccino, aumentando l’efficacia e riducendo anche i possibili effetti collaterali: “La soluzione a RNA messaggero si sta dimostrando innovativa, facilmente gestibile, si predispone meglio all’aggiornamento del preparato vaccinale alla luce delle mutazioni. […] La strategia anti-Covid sta perfezionando strumenti che minimizzano il rischio effetti collaterali, amplificando la capacità di fermare l’insidia“.
# Ma in futuro potrebbero esserci altre soluzioni: lo spray nasale blocca il virus sulle mucose
Sempre secondo l’infettivologo però ci sono altre soluzione che, seppur agli albori, in futuro potrebbero sostituire il vaccino intradermico. In merito allo spray intranasale afferma: “I vaccini spray cercano in qualche modo di sollecitare l’immunità locale, le IgA. Significa cercare di bloccare il virus sulle mucose, prevenire l’attecchimento sugli epiteli delle alte vie respiratorie. Sono filoni di ricerca promettenti, ma siamo agli albori. So che esistono laboratori negli Usa e in Europa che li stanno indagando. Sfruttano la somministrazione di spray intranasale, una strada diversa da quelle finora battute, bisognerà vedere in che misura funziona“.
# Spray o cerotti sono interessanti per il futuro. La priorità? Migliorare i vaccini già in produzione
Non solo spray nasale: il vaccino del futuro potrebbe anche essere assunto sotto forma di gocce. “Questi vaccini presi per via orale, o per via transdermica con i cerotti, sono interessanti ma ci vorrà del tempo.” ha spiegato Menichetti. Per il momento l’infettivologo sottolinea l’importanza della vaccinazione di massa, ponendo come priorità non la scoperta di soluzioni alternative bensì il miglioramento di quelle già in produzione: “la scommessa vera sarà poter disporre in tempo utile, e in quantità adeguate, di vaccini che già abbiamo, aggiornati alle varianti. Noi sappiamo che i vaccini sono efficaci nella variante inglese, predominante in Italia, ma relativamente deboli nei confronti della sudafricana e della brasiliana. Le mutazioni possono mandare in crisi anche il plasma convalescente raccolto nei mesi passati, così come gli anticorpi monoclonali di prima generazione, quelli recentemente approvati da Aifa”.
Al momento dunque l’unica alternativa sembrerebbe il vaccino tradizionale, ma in futuro la soluzione contro il virus che ha messo in ginocchio il mondo potrebbe essere custodita in un piccolo cerotto o in qualche spruzzo di spray nasali.
Fonte: Libero
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ROSITA GIULIANO
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