🔴 Coprifuoco, Area B/C, trasporto pubblico, tamponi: TUTTI CONTRO TUTTI

Coprifuoco in Lombardia? A un giorno dalla sua entrata in vigore non si sa ancora se si farà. E intanto è scontro aperto a livello politico e istituzionale su qualunque questione. E in molti iniziano ad averne abbastanza della politica dello scaricabarile sui cittadini

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Credits: corriere.it

Sulle misure restrittive da mettere in atto per contenere la diffusione del Covid è scontro aperto. Sindaci contro Governo, Comune e Regione, sia opposizione che maggioranza si stanno ormai dividendo su tutti. Anche sul coprifuoco in Lombardia che sembrava mettere d’accordo Regioni, comuni e governo ora vede uno stop da Salvini. E intanto monta la protesta su molti media e social contro la politica dello scaribarile sui cittadini, mentre regnano i disagi nei temponi, tracciamenti, trasporti pubblici, terapie intensive e isolamento dei contagiati. Vediamo il quadro di una situazione che si fa sempre più caotica.

Coprifuoco, Area B/C, trasporto pubblico, tamponi: TUTTI CONTRO TUTTI

# Salvini in disaccordo con Fontana e Conte: “Un’idea strampalata, il coprifuoco si fa in tempi di guerra

 

Il governatore lombardo Fontana ero pronto a firmare l’ordinanza per far partire dal 22 ottobre il coprifuoco notturno per 3 settimane, ma questa firma ad oggi non è arrivata per la contrarietà del capo della Lega Salvini, che qualche giorno fa in un intervento al 32° appuntamento di Bi-Mu in Fiera Milano aveva espresso il suo parere negativo sul coprifuoco imposto dal governo: “Il coprifuoco si fa in tempi di guerra, anche perché non mi sembra che il virus vada a letto alle 21.30. Quindi mi spieghino l’evidenza scientifica per cui posso girare per Milano fino alle 21“. Aggiungendo che: “Mi sembrano cose strampalate, prive di senso“.  

# L’attacco dell’opposizione nel consiglio regionale per accelerare sulle chiusure e i dubbi di Conte

L’opposizione non si è fatta attendere e sia M5S che PD vanno all’attacco del governatore e della Lega e di Salvini per il prolungarsi dell’approvazione dell’ordinanza sul lockdown notturno. Fabio Pizzul del PD: “Fontana e la Regione non facciano passi indietro e non si facciano condizionare dai diktat di Salvini. In discussione c’è la salute dei lombardi, non la percentuale di voti di un partito”. Il pentastellato Massimo de Rosa:I cittadini, gli imprenditori e i lavoratori lombardi sono bloccati, in attesa che la Lega finisca di fare i propri comodi. L’ingerenza di Salvini nelle scelte che la giunta ha preso al termine di un percorso condiviso con opposizioni, sindaci e scienziati sono inaccettabili“. 

Nell’attesa il premier Conte non ha preso una posizione sulla richiesta avanzata dalla Regione Lombardia e oltre l’avvallo da parte del Ministro Speranza non sono arrivate altre indicazioni dal governo sul procedere con l’ordinanza lombarda.

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# Beppe Sala si fa sceriffo: sì al coprifuoco e alla chiusura dei centri commerciali nei week end. E no alla sospensione di area B e area C

Il Sindaco Beppe Sala che ha assunto atteggiamenti un po’ ondivaghi nel corso dell’emergenza, ora sembra indossare la parte dello “sceriffo”. Da poco ritornato ad apparire nei suoi video quotidiani su facebook con il nuovo format #paroladelgiorno ha espresso ieri 20 ottobre la sua opinione sulle misure da prendere per contenere la diffusione del virus, scegliendo come tema la parola “Coprifuoco”. In totale accordo quindi con le richieste sottoposte della Regione Lombardia, avvallate dal Ministro Speranza, che prevedono infatti il coprifuoco per cittadini e attività dalle 23 alle 5. Non solo, tra le restrizioni sostenute dal Sindaco anche la possibilità di chiusura dei centri commerciali nei weekend. Su una cosa Beppe Sala sembra irremovibile, ovvero fermare le telecamere di Area B e Area C e favorire al contempo sia la riduzione delle persone che affollano i mezzi pubblici creando assembramenti sia lasciando libera circolazione alle auto private in città.

# L’opposizione in consiglio comunale contro il Sindaco per lasciare libera circolazione alle auto

Ma anche la nuova veste del Sindaco trova le sue gatte da pelare. L‘opposizione lo sta incalzando da settimane sullo spegnimento delle telecamere di ingresso alla città e nel centro storico per consentire a chiunque di entrare con la propria auto e limitare di conseguenza l’assembramento sui mezzi di trasporto pubblico di Milano. Richieste sempre più insistenti visto il prossimo coprifuoco che, se confermato, ridurrebbe ancora di più il tempo per gli spostamenti dei cittadini che usano i mezzi pubblici rischiando di aumentare ancora di più la circolazione di virus. Ma su questo sembra che il sindaco non ci senta. 

# Regione Lombardia (e tutta Italia) impreparate per la seconda ondata: basta con lo scaricabarile sui cittadini, ora fate voi quello che si deve fare

In tutto questo le amministrazioni politiche, locali e nazionali, si stanno trovando impreparate per la gestione di questa seconda ondata, avendo accumulato ritardi nei mesi precedenti. La situazione ad oggi propone seri problemi quali: il caos dei tamponi con code fino a 10 ore per potersi sottoporre al controllo, l’incapacità di gestire i casi positivi inserirli nel sistemo informatico delle Ats, difficoltà nel tracciamento dei contatti in tempo utile prima che un potenziale positivo diffonda il virus e nessun intervento per aumentare la frequenza dei mezzi pubblici sul territorio e dei treni regionali per ridurre la probabilità di assembramenti. Sui media monta la protesta: basta con lo scaricabarile sui cittadini. Siete voi governanti e amministratori a dover fare ciò che si deve fare. E a prendervi le vostre responsabilità.

Continua la lettura con: 🔴 LOCKDOWN DI NOTTE in Lombardia: COSA CAMBIA per tutti noi e cosa dovrebbero fare i governanti per LIMITARE I DISAGI

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.