Il direttore del reparto “Malattie Infettive” del Sacco non usa giri di parole. Indica i cittadini di Milano come irresponsabili. Senza risparmiare gli amministratori politici che dovrebbero essere ancora più repressivi contro i cittadini.
Galli all’attacco dei milanesi: non rispettano le regole!
# “la gente non ha capito niente”
Lockdown nuovo tradizione vecchia. Con le nuove chiusure riprende anche l’attività più diffusa nella classe dirigente italiana: incolpare i cittadini. Già durante il primo lockdown erano stati i politici del territorio ad accusare i cittadini, anche se le ricerche indipendenti dimostravano il contrario, ossia che i milanesi erano i più diligenti al mondo, come questa: Milano è la città al mondo dove i cittadini si stanno MUOVENDO DI MENO (Economist – City Mapper)
Più si risulta incapaci e più si è bravi a scaricare la colpa sugli altri, si sa. Nei giorni in cui l’Ospedale Sacco risulta tra quelli più in tensione, con personale che è risultato positivo e difficoltà nel pronto soccorso, in un’intervista alla Voce di Rovigo il celebre direttore delle Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco, invece di chiarire su come intervenire per fare fronte alle difficoltà organizzative nel suo o in altri ospedali, e fare luce sui metodi di cura spiegando perchè l’Italia è tornata a i vertici mondiali nel tasso di letalità, va di nuovo all’attacco dei milanesi accusandoli di irresponsabilità:
“Se pensa che nei ristoranti di Milano sono state organizzate ultime cene la sera prima del lockdown vuol dire che la gente non ha capito niente. La situazione non è grave, è gravissima. E le discussioni sui diversi colori stanno ormai diventando questioni di lana caprina dato che al virus è stato permesso di sfondare. Se a marzo c’era sconcerto ma comunque adesione e obbedienza alle regole, oggi assistiamo invece ad una pericolosa tendenza a trasgredire. Perché non è possibile che i cittadini, se i centri commerciali sono chiusi, si ammassino all’Ikea che invece può restare aperto a causa di norme poco chiare. Era inevitabile che la pandemia diventasse terreno di scontro politico. Ma oggi siamo alla frutta e non è più il momento di avere posizioni che possono indurre alla confusione».
# Per Galli vale una sola strategia: chiudere tutto per più tempo possibile. Ma i medici non dovrebbero pensare a curare i malati?
La sua critica però è rivolta soprattutto agli amministratori locali. “In chiave di una forte collaborazione tra istituzioni, le competenze locali avrebbero certamente portato ad un efficientamento dell’intero sistema. Invece abbiamo assistito al solito scaricabarile perché nessuno alla fine si è voluto prendere la responsabilità di scelte impopolari. Ripeto, siamo come in una guerra che deve essere gestita con poteri emergenziali. Bisogna però sapere fin da ora che dopo un eventuale lockdown nazionale non si potrà fare come l’estate passata. E questo non può essere oggetto di un tira e molla politico“.
Una sola domanda vorremmo fare al prof. Galli: tutta colpa dei cittadini, tutta colpa dei politici. Ma possibile che non sia nessuna responsabilità per lui, dato il suo ruolo, per come sta gestendo la situazione a livello sanitario e per il tipo di messaggi che sta diffondendo che contribuiscono ad alimentare il terrore e gli assalti ai pronto soccorso?
Fonte: “Mi Tomorrow” – Galli: «I milanesi tendono a trasgredire»
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