Quando in Cina l’epidemia ha raggiunto 17mila contagiati e 361 morti, il governo ha dato il via alla costruzione in emergenza di 2 ospedali. Ecco cosa stiamo facendo in Italia e, in particolare, a Milano.
I NUOVI OSPEDALI per la terapia intensiva: Cina e Milano a confronto
Il modello cinese
# Ospedale Huoshenshan
Quando in Cina l’epidemia di coronavirus ha raggiunto la soglia di 17.000 contagiati e 361 morti, il governo ha dato mandato per la costruzione in emergenza dell’Ospedale Huoshenshan (Ospedale del Monte del Dio del Fuoco) a Wuhan epicentro del focolaio.
Il 23 gennaio 2020 sono iniziati, pertanto, i lavori di sbancamento di 25.000 mq di terreno e circa 7.500 operai hanno raggiunto il sito per realizzare a ritmo serrato le platee di cemento armato e assemblare i moduli prefabbricati a struttura leggera che hanno comportato la costruzione dell’ospedale in tempi record, si parla infatti di soli 10 giorni.
Il 2 febbraio 2020 ben 1.100 posti letti erano pronti per ospitare i pazienti affetti dal virus che dal giorno successivo hanno potuto iniziare ad occupare le degenze dotate di stanze con impiantistica a vista ma completa e letti attrezzati con le più alte tecnologie sanitarie, oltre che a ricevere le cure del personale medico dell’esercito nazionale.
# Ospedale Leishenshan
Contestualmente, sullo stesso modello, hanno preso avvio anche i lavori di costruzione dell’Ospedale Leishenshan (Ospedale del Monte del Dio del Tuono), struttura gemella completata il 5 febbraio 2020 e resa operativa l’8 febbraio con la messa a disposizione di altri 1.600 posti letto.
La Cina era forse abituata a questo genere di imprese: qualche anno fa in soli 6 giorni aveva costruito a Pechino l’Ospedale Xiaotangshan per fronteggiare l’epidemia SARS-CoV-2 del 2002-2003, struttura che oggi è stata riconvertita anch’essa per ospitare i contagiati di coronavirus.
I progetti a Milano
Nel momento in cui, nel nostro Paese, i numeri dell’epidemia stanno uguagliando quelli raggiunti in Cina a fine gennaio, le proposte non hanno tardato ad arrivare.
Il piano è quello di recuperare le strutture sanitarie non più in attività o parzialmente occupate che sarebbe facile riconvertire per gli scopi dell’emergenza è al vaglio. Ecco le prime attuazioni.
#Ospedale San Raffaele
All’interno della tensostruttura che già copre l’ex campo sportivo dell’Università Vita-Salute sono iniziati i lavori di allestimento di un nuovo reparto di terapia intensiva che proseguiranno incessantemente per due settimane fino a rendere funzionante quest’opera finanziata attraverso donazioni volontarie di circa 200.000 persone da tutto il mondo.
# FieraMilanoCity
Il progetto su cui si punta molto è, tuttavia, la riconversione del Padiglione 1 e 2 dell’ex polo fieristico in un ospedale temporaneo capace di accogliere fino a 600 pazienti. L’operazione di riconversione di questa struttura, ben collocata sul territorio e facilmente raggiungibile, è già stata progettata per soddisfare i requisiti strutturali generali. Il layout dei due livelli del padiglione che si estendono su una superficie di circa 2.200 mq sono già stati studiati, così come i moduli che comporranno i reparti, ovvero i container prefabbricati larghi 6 metri e lunghi 26, che potranno contenere i letti attrezzati collegati agli impianti elettrici e gas medicinali trasversali alle unità.
I lavori per realizzare queste opere dovrebbero durare solo 6 giorni, ma manca ancora uno scoglio da superare: il reperimento delle apparecchiature elettromedicali come aspiratori, ventilatori e monitor, oltre al reclutamento di personale qualificato per la gestione di questo nuovo ospedale da campo.
Dopo un primo accoglimento positivo della proposta da parte di tutti, oggi Regione Lombardia si trova tuttavia da sola a portare avanti questa impresa a cui crede ancora, come ribadito anche nella conferenza stampa di sabato 14 marzo 2020, nella quale è stato anche annunciato l’incarico affidato a Bertolaso, in qualità di consulente di questo importante progetto, che ci auguriamo possa concretizzarsi al più presto.
Leggi anche: Dal Governo arriva lo STOP all’ospedale in zona Fiera per la terapia intensiva
MANUEL CATTANEO
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