In un videomessaggio pubblicato nella mattina del 12 marzo sulla sua pagina Facebook, Beppe Sala annuncia l’istituzione di un fondo di mutuo soccorso “finanziato dal Comune”, che si avvarrà anche del sostegno di “banche, istituzioni finanziarie, imprenditori, e di quei milanesi che potranno”.
L’iban per le donazioni è IT58 G0306901 7831 0000 0000 551, il Fondo “lavorerà sulle situazioni più delicate in quella fase di recupero” – continua Sala – “che ci dovrà il più velocemente possibile riportare alla situazione precedente” all’emergenza del Coronavirus. La nuova misura si aggiunge al decreto del Governo, avvalendosi dei margini di autonomia concessi al Comune.
“Nei suoi 26 secoli di storia Milano ha sempre dato il meglio di sé nei momenti di difficoltà” conclude con fiducia il sindaco, e in effetti non è la prima volta che accade qualcosa di simile, anche se con la memoria bisogna tornare al 1898.
Un precedente di grande valore
Quell’anno Milano fu attraversata da una gravissima crisi politica ed economica, cui fecero seguito pesanti rivolte sociali. La reazione decisa del Governo Pelloux contro le associazioni di carattere sindacale e politico portò alla nascita di nuove associazioni che svolgevano compiti di aiuto economico ai piccoli imprenditori. Nacque così una Società Agricola operaia nella frazione Ronchi San Bernardo, facendo di Milano la città pioniera di questo nuovo tipo di sostegno. Al fiorire delle iniziative sparse a livello locale corrispose, poi, uno sforzo unificante, coordinato a livello nazionale dalla Federconsorzi.
Finché il 5 settembre 1900 “è costituita la Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso – come recita l’Articolo 1 dello Statuto – al fine di provvedere alla tutela degli interessi delle Società federate e contribuire a migliorare moralmente e materialmente la condizione delle classi lavoratrici a mezzo della previdenza”.
Oggi esistono oltre 500 società di Mutuo Soccorso in Italia con un patrimonio accantonato che supera i 100 milioni di euro.
La misura proposta oggi da Sala mira a risollevare la città quando l’emergenza sarà passata, affidandosi fin da subito alla generosità dei singoli cittadini.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa raccolta.
ALBERTO OLIVA
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