La Francia è insieme alla Spagna il Paese che ha adottato misure più simili a quelle in Italia, specie nella limitazione delle libertà di movimento personali. Tuttavia restano aperte le attività professionali e produttive, ad eccezione di quelle realizzabili con il telelavoro.
La Francia risulta al sesto posto al mondo per numero di contagi (37.575) e per decessi (2.314). Dati aggiornati al 28 marzo.
Francia: le tappe del confinement
16 marzo: proclamazione dello stato di emergenza sanitaria
Il 16 marzo il presidente Macron adotta le prime restrizioni che hanno effetto da mezzogiorno del 17 marzo e per almeno 15 giorni. Chiude le scuole in tutto il paese, i bar, i negozi e i ristoranti. Sono vietati gli spostamenti non giustificati, pena una sanzione di 135 euro. Si può uscire solo con una autodichiarazione (attestazione) e per i seguenti motivi:
- andare a lavoro solo se non è possibile farlo da casa
- fare acquisti di prima necessità nei negozi autorizzati vicini a casa
- fare esercizio fisico da soli, vicino a casa e senza avvicinarsi a nessun altro
- visite mediche
- custodia dei figli o aiuto di persone vulnerabili a patto di mantenere le distanze
- Partecipazione a missioni di interesse nazionale o convocazione amministrativa o giudiziaria
I francesi chiamano tutto questo confinement, “prigionia”: poche ore prima dell’entrata in vigore delle misure, sono in molti ad affollare le stazioni di Parigi per lasciare la capitale. Il primo fine settimana di “confinement” coincide anche con il primo fine settimana di primavera e a Parigi la polizia rafforza i controlli nelle stazioni e gli agenti bloccano chi vuole partire per il weekend o le vacanze.
Come l’Italia, anche la Francia aggiorna i numeri ogni giorno sul sito del governo francese.
Il 24 marzo, l’assemblea nazionale francese approva la legge d’emergenza per fronteggiare l’epidemia del Covid-19 sul modello sul modello dello stato di emergenza previsto da una Legge del 1955 ed attivato dopo gli attacchi terroristici del 2015. Viene fornito, così, un quadro giuridico per le disposizioni di emergenza che hanno iniziato ad essere attuate dal 16 marzo. Col voto si dichiara lo stato d’emergenza sanitaria che consente di limitare le libertà individuali per due mesi, stanziare aiuti alle imprese e rinviare le elezioni (il secondo turno delle municipali).
23 marzo: attività all’aperto entro 1km da casa e per massimo un’ora al giorno. 30 città con coprifuoco
Il 23 marzo il primo ministro Eduard Philippe chiarisce in diretta tv che non sarà più possibile praticare sport lontano da casa e per tutto il tempo che si desidera: sarà possibile uscire a fare una passeggiata con i bambini o fare sport in solitaria nel raggio di 1 km da casa, per massimo un’ora ed una volta al giorno. Per coloro che non rispettano queste istruzioni sono state inasprite le sanzioni: l’ammenda forfettaria di 135 euro aumenta a 1.500 euro in caso di recidiva, ovvero se la violazione si ripete “entro quindici giorni”, e “quattro violazioni entro trenta giorni” possono valere fino a 3.700 euro in multa e sei mesi di carcere. Gli amati mercati alimentari all’aperto vanno chiusi, a meno di diversa disposizione dei prefetti d’intesa coi sindaci, ai funerali non potranno partecipare più di 20 persone. Le nuove misure dureranno diverse settimane.
A livello locale, alcuni sindaci hanno anche adottato misure più drastiche: ad esempio, nel dipartimento di Drôme, a Valence, è stato imposto il coprifuoco dalle 21:00 alle 6:00, fino al 31 marzo. Più di 30 città sono sotto coprifuoco.
Il Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, si oppone al contenimento totale, come alcuni vorrebbero: al momento le attività produttive e professionali restano aperte, ad eccezione di quelle realizzabili nella forma di telelavoro.
Tra le varie altre misure adottate, Emmanuel Macron ha convocato i rappresentanti delle religioni mediante audioconferenza ed ha già annunciato che le festività religiose di aprile (Pasqua ebraica e cristiana, inizio del Ramadan) dovranno svolgersi “senza raduni”.
La distanza considerata limite tra le persone è di 1 metro.
27 Marzo – prolungamento delle misure restrittive fino al 15 Aprile.
Venerdì pomeriggio il primo ministro francese Edouard Philippe ha annunciato che le misure restrittive imposte in Francia dallo scorso 17 marzo verranno prolungate e saranno in vigore fino al 15 aprile.
I sostegni dello Stato a cittadini e imprese: 45 miliardi di euro di aiuti e 300 miliardi di garanzie per le imprese
Come annunciato la scorsa settimana dal ministro dell’economia francese Bruno Le Maire, il governo dispiegherà un pacchetto di misure da 45 miliardi di euro, oltre a 300 miliardi di euro di garanzie per le imprese travolte dal coronavirus.
Per aggiornamenti: www.gouvernement.fr/info-coronavirus
LAURA COSTANTIN
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