Esclusi i tanto ricercati guanti, l’alcol denaturato e le salviettine umidificate, quali sono i prodotti che hanno visto una forte crescita di vendite e quali quelli che al tempo del confinamento sono meno acquistati?
Ecco la nostra lista dei 5 👍 e dei 5 👎
La SPESA della quarantena: i 5 prodotti più AMBITI e i 5 più snobbati
I TOP FIVE
#1. Carta Igienica
Il tempo passato a casa è a dir poco raddoppiato. Questo bene di primaria importanza, il cui acquisto prima era delegato ad aziende, uffici, luoghi di lavoro in generale, ma anche a scuole e ad asili, oggi è tutto a carico delle famiglie.
#2. Detersivo per i piatti e prodotti per la lavastoviglie
C’era una volta il lavoro, quello che ti trascinava fuori di casa, spesso, saltando anche la colazione. Oggi i pasti si fanno tutti tra le mura domestiche e la lavastoviglie, per i più fortunati, sta facendo gli straordinari.
#3. Tinta per i capelli
All’ennesima settimana di confinamento, la ricrescita si avvicina ad essere un problema sociale, sicuramente psicologico.
#4. Strisce epilatorie & co
Stesso discorso appena fatto vale per la chiusura dei centri estetici.
#5. Soda caustica
La vita da “La casa nella prateria” non è mai stata così attuale: gli italiani sono tornati tutti panificatori e pasticceri. E per i più green oggi ci si può dedicare anche al sapone fatto in casa.
I GRANDI ESCLUSI
#1. Deodorante
Alzi la mano, anzi no…, chi non ha smesso di usare quotidianamente il deodorante. La ridotta mobilità e l’assenza di relazioni sociali extrafamigliari rendono meno necessario il ricorso alla profumazione artificiale.
#2. Appretto per stirare
Rialzi la mano chi ha stirato camicie, tovaglioli di lino, centrini fatti a mano durante la settimana. Anzi, chi ha stirato questa settimana?
#3. Rossetti e lucida labbra
La mascherina ha falciato senza pietà e in un colpo solo sia le vendite dei rossetti che uno dei simboli più sensuali del mondo femminile.
#4. Stringhe per scarpe
Lucido, solette antiodore, calzascarpe… prodotti oggi poco utili, che lasciano spazio alle pantofole day&night.
#5. Arbre Magique
Prima di pensare a questo… dov’è parcheggiata l’auto?
I DATI UFFICIALI
Concludiamo con qualche dato ufficiale: la spesa al tempo del coronavirus è molto simile, come composizione, a quella fatta in tempo di guerra.
Secondo la Nielsen, nella settimana dal 9 all’11 marzo, si sono registrati questi aumenti: latte UHT (+62,2%, 14,1 milioni in più settimana su settimana), pasta (+65,3), farina (+185,3%), uova (+59,6%), surgelati (+48,0%), caffè (+26,2%), burro (+71,9%), acqua in bottiglia (+20,1%), riso (+71,2%) e conserve rosse (+82,2%).
La vendita dei guanti è aumentata del 362,5% per un totale di 7,4 milioni.
BARBARA VOLPINI
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La soda caustica serve a sturare i lavandini non a fare il pane… 🙂
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