Con poco più di 5000 casi e 200 morti, la Danimarca è uno dei paesi europei meno colpiti dalla pandemia di coronavirus e si prepara ora ad affrontare la sfida della riapertura con una strategia ben delineata e in linea con le tradizioni socio-culturali del Paese.
La via DANESE tra libertà e sicurezza: riaprono asili e scuole elementari
# 12 Marzo – lockdown parziale
La Danimarca è stata una delle prime nazioni europee a prendere misure di protezione, anche se meno restrittive rispetto al lockdown totale avviato in Italia a partire dal 9 marzo. È il 12 marzo quando la vita di tutti i giorni di milioni di danesi cambia radicalmente in seguito alla decisione del governo di chiudere parte delle attività per almeno 14 giorni. “Il contagio procede troppo velocemente, dobbiamo fare tutto il possibile per rallentare la diffusione della malattia”, annuncia la Premier danese Mette Frederiksen.
In quel momento, la Danimarca è uno dei paesi europei più colpiti dal coronavirus e il contagio si sta diffondendo velocemente, con 674 casi cresciuti esponenzialmente negli ultimi giorni anche se ancora nessun decesso per Covid.
Lo scopo del governo e delle autorità danesi è però molto diverso da quello di nazioni come Italia e Spagna, l’obiettivo è infatti fermare lo sviluppo e la diffusione del contagio sul nascere, prima di perdere il controllo e avere migliaia di morti.
- Vengono chiuse scuole, università, musei. I dipendenti pubblici con incarichi non essenziali vengono sospesi dal servizio e alle aziende private viene chiesto di favorire e incentivare lo smart-working.
- Vengono vietati assembramenti di persone (oltre 10)
- Tutti gli eventi pubblici con più di 100 partecipanti vengono cancellati.
- Gli spostamenti devono essere limitati e lo stesso vale l’uso di trasporti pubblici.
- Vengono chiusi i confini
È la prima volta nella storia che un governo danese decide misure restrittive di questo genere.
“Dobbiamo restare insieme restando vicini gli uni agli altri“, ha detto il primo ministro Mette Frederiksen durante una storica conferenza stampa, affiancata dal ministro della sanità Magnus Heunicke, dal direttore del Consiglio nazionale della sanità, dal capo della polizia e da un rappresentante del ministero degli Affari esteri.
# 6 aprile – Riapertura graduale a partire dal 15 aprile
Le misure vengono prolungate ma dopo 3 settimane di lock-down, il 6 aprile la Premier danese annuncia la possibilità di un primo, parziale ritorno alla normalità. I dati sono incoraggianti e sembrano indicare che le misure adottate sono state efficaci nel contenere il contagio pertanto è possibile tentare una riapertura “graduale, cauta e controllata”. Il primo passo sarà riaprire i servizi scolastici, per consentire ai bambini più piccoli di tornare a scuola e ai loro genitori di tornare al lavoro. Ecco quindi il piano per la riapertura danese.
#1 Scuole: asili ed elementari riaprono, le superiori ripartono il 10 maggio
Le scuole, chiuse dal 16 marzo, riapriranno dopo Pasqua. Da mercoledì 15 aprile, gli alunni delle elementari torneranno sui banchi di scuola ma studenti ed insegnanti dovranno svolgere più attività all’aperto e mantenere distanze maggiori nelle classi e negli spazi chiusi. Anche gli asili e i nido riapriranno il 15 aprile per dare ai genitori l’opportunità di tornare al lavoro. Gli studenti delle scuole superiori, invece, continueranno con la didattica a distanza e potranno tornare a scuola solo a partire dal 10 maggio.
#2 Il telelavoro prosegue
I dipendenti pubblici dovranno continuare a lavorare da casa e il governo raccomanda che anche i dipendenti delle aziende private continuino con le attività di smart-working, laddove possibile.
#3 Divieto di assembramenti per piccoli gruppi (oltre 10 persone) fino al 10 maggio
Il divieto di raduni di oltre 10 persone è prorogato fino al 10 maggio e potrebbe essere esteso qualora le autorità e il governo lo ritenessero necessario.
#4 Divieto di assemblee di grandi dimensioni (oltre 100 persone): esteso fino ad agosto
La maggior parte dei festival e dei mercati locali sono stati cancellati e rimane il divieto di assemblee con più di 100 persone, ora esteso fino ad agosto.
#5 Ristoranti, bar, caffetterie e negozi restano chiusi fino al 10 maggio
Il divieto temporaneo, che mantiene chiuso un gran numero di negozi, è prorogato fino al 10 maggio. Ciò significa che locali notturni, ristoranti, caffè, bar possono effettuare solo servizio di take-away ma non ci si può sedere ai tavoli. Centri commerciali e aziende con stretto contatto con i clienti come parrucchieri e massaggiatori sono chiusi fino al 10 maggio.
#6 Confini: frontiere chiuse fino al 10 maggio
Il controllo dei confini introdotto il 14 marzo è stato esteso fino al 10 maggio: solo i danesi e gli stranieri con “uno scopo degno” possano entrare nel paese. Il controllo di frontiera è stato ora esteso fino al 10 maggio.
LAURA COSTANTIN
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