La seconda ondata della pandemia da Covid ha riproposto la necessità di individuare dei luoghi adatti per consentire la quarantena alla persone positive, con assenza di sintomi e sintomi lievi, che non hanno spazi adeguati presso le proprie abitazioni in modo da rimanere separati dai propri famigliari e rischiare di trasmettere loro il virus. Quali sono le strutture e chi può accedervi?
Le RESIDENZE a Milano per isolare i POSITIVI: quelle operative e quelle in arrivo
# Chi può essere ospitato e come funziona l’iter di assegnazione di una camera per la quarantena?
Le persone che possono essere ospitate presso i “Covid center” o “Covid Hotel” sono positivi asintomatici e paucisintomatici che hanno bisogno di rimanere in regime di quarantena e non possono farlo presso la propria abitazione per mancanze di stanze separate dal resto della famiglia. La richiesta non può essere effettuata dagli stessi interessati, ma è il medico curante o il pronto soccorso a indicare i casi all’Ats milanese. A quel punto avviene la supervisione di un hub, che in questo caso è il Centro Unico Dimissioni dedicato solo ai positivi Covid, del Pio Albergo Trivulzio: da qui partono le segnalazioni per poi individuare le strutture idonee per i positivi che necessitano della quarantena.
Ad oggi sono due le strutture operative ma il Comune di Milano di concerto con Ats, Regione è pronta ad aprirne altre a breve.
#1 Adriano Community Center: 70 camere e 17 appartamenti per i positivi al Covid
L’“Adriano Community Center” inserito nel progetto di riqualificazione di una porzione del quartiere Adriano e pensato come punto sanitario territoriale e di degenza per gli anziani, da questa settimana accoglie le persone positive al Covid. Il centro mette a disposizione 70 camere doppie a uso singolo e 17 appartamenti per piccoli nuclei familiari, 8mila metri quadri, dal piano terra ai tre piani superiori.
#2 Hotel Astoria: 70 camere per la quarantena di persone autonome
L’Hotel Astoria, a ovest della città nelle vicinanze di Piazzale Lotto, ha partecipato a un bando indetto dall’Ats “per dare un segnale alla città e restituire un po’ di quello che abbiamo avuto, dato che Milano è la città in cui da sempre viviamo e lavoriamo“, le parole delle titolari. Le camere messe a disposizione sono 70 e i primi quindici ospiti sono già entrati: hanno un’età che varia dai 18 ai 30 anni, e sono studenti, partite Iva, disoccupati o colf.
Il dirigente medico dell’Ats della Città Metropolitana Thea Scognamiglio, che ha già coordinato il precendete Covid Hotel del “Michelangelo” spiega a chi è rivolta una struttura di questo tipo: “In strutture come queste si privilegiano le persone autonome, considerato che un Covid hotel, essendo di base un albergo, è per forza di cose scarsamente medicalizzato. Per i positivi anziani o grandi anziani si privilegiano altri domicili dove l’assistenza sanitaria sia maggiore“.
# Pronto il bando per hub che ospitino i positivi under 18
Per il contenimento dell’epidemia che sta interessando anche le comunità milanesi per minori il Comune di Milano ha approntato un bando per individuare hub per i positivi fra gli under 18, a cui si aggiungeranno ospitalità con supporto medico per minori con patologie pregresse.
Fonti: Il Corriere, Il Giorno
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