L’emergenza coronavirus è arrivata anche nella grande terra di Russia. Al momento si registrano i primi 658 contagiati e 3 deceduti, stando ai dati ufficiali. Ma l’allarme è già alto. Dopo aver proceduto a costruire dei nuovi campi ospedale destinati alla cura dei malati Covid-19, il 25 marzo Putin ha comunicato alla nazione l’ingresso nello stato di allarme, illustrando le linee guida per affrontare da subito la prossima emergenza sanitaria insieme a quella economica. La strategia si basa su una triplice azione. La terza è una novità assoluta
Le tre linee di azione di PUTIN per affrontare l’emergenza coronavirus (con una grande novità)
#1 “Ogni risorsa verrà dedicata al sistema sanitario”
L’obiettivo primario in questa emergenza per il presidente russo è preservare la salute, la vita e la sicurezza in particolare degli anziani, che sono i soggetti più a rischio in grado anche di mettere in crisi il sistema sanitario se l’afflusso presso le strutture ospedaliere dovesse diventare massiccio. Per questo motivo ogni risorsa necessaria verrà messa a disposizione del sistema sanitario, per renderlo efficace nel rispondere alle necessità che arriveranno e sarà dato il massimo sostegno a medici, infermieri e scienziati che avranno il compito di arginare l’avanzata del virus. Putin ha anche introdotto un “corridoio verde” per semplificare e velocizzare le pratiche burocratiche per l’importazione di beni sanitari, alimentari e di prima necessità.
#2 Lockdown selettivo*: over 65 confinati a casa. Conseguenze penali per chi esce di casa con sintomi influenzali. Prossima settimana di “ferie” con chiusura totale come “test di mobilitazione”
Putin ha ordinato un lockdown selettivo. Da subito over 65 devono stare a casa. Responsabilità penale per chi viene trovato fuori casa con sintomi influenzali (in tutti gli esercizi pubblici viene misurata la febbre). Tracking tramite GPS del cellulare di persone in quarantena con multe e responsabilità penale per chi viene tracciato fuori dalla sua abitazione. Chiusura di palestre, cinema, teatri, scuole e università. Chiusura frontiere per il turismo, dal 27 marzo chiusura aeroporti, e quarantena obbligatoria per chi entra nel Paese. Al momento restano aperti bar, ristoranti, attività commerciali e produttive, ma dalla prossima settimana si procede alla chiusura totale: per una settimana la Russia sarà come “in ferie”, con tutte le attività serrate, ad eccezione dei supermercati e delle attività essenziali, giustificata come prova di “mobilitazione generale”.
Le prime due azioni sono in linea con quelle adottate nel resto del mondo. La terza è invece una novità assoluta.
#3 Non è lo Stato ma devono essere i più ricchi ad aiutare chi è in difficoltà
Se fin qui la strategia adottata da Putin è in linea con quasi tutto il resto del mondo, anche se messa in atto in modo più reattivo, il capitolo riguardante il reperimento delle risorse necessarie a sostenere il piano d’azione per rafforzare il sistema sanitario e fornire la sussistenza ai cittadini privi di mezzi idonei ad acquistare generi alimentari e pagare le bollette domestiche ha escluso il ricorso alla crescita del debito pubblico. Questa strada è stata percorsa da tutte le nazioni occidentali, con il ricorso a sforamenti consistenti sul bilancio statale tali da varare di fatto delle vere manovre finanziarie dagli USA all’Unione Europea, con ricadute future prodotte dal pagamento degli interessi sul debito che graveranno sulle tasche di tutti i cittadini compresi quelli meno abbienti sotto forma di nuove tasse e imposte.
Per Putin non è lo Stato, quindi in futuro tutti i contribuenti, a dover sostenere chi è in difficoltà. Ma devono farlo i cittadini più ricchi. Questo accadrà introducendo tasse ad hoc sui capitali delle persone più facoltose. Nello specifico Putin ha previsto:
- una tassa del 15% sui dividenti esportati all’estero
- interruzione delle intese con i Paesi che non accetteranno revisioni agli accordi che evitano la doppia tassazione
- una tassa del 13% – uguale a quella per le persone fisiche – sugli interessi generati da conti bancari e investimenti finanziari superiori a un milione di rubli (equivalente a circa 15000 euro).
La ricetta economica è quindi la solidarietà perché le risorse dei ricchi «andranno a sostenere la famiglie con bambini, i malati e le persone che resteranno senza lavoro».
Nel dettaglio sono state approntate misure economiche per i privati, con aiuti a tutte le persone in difficoltà:
- rinnovo automatico dei sussidi e agevolazioni previste per i meno abbienti
- anticipo dell’assegno deciso per i veterani della Seconda guerra mondiale
- aiuti alle famiglie con bambini, sostegno per i ricoverati in ospedale e per chi perderà il lavoro
- sospensione di mutui e ipoteche per chi si trova in difficoltà
Per le imprese invece:
- agevolazione dei crediti alle piccole e medie imprese delle attività essenziali per proseguire l’attività e mantenere i posti di lavoro
- 6 mesi di stop al pagamento da ogni imposta
- blocco per 6 mesi anche per i decreti di fallimento
*UPDATE. MODIFICA APPORTATA DOPO REFUSO INIZIALE
Fonte: стопкоронавирус.рф (sito ufficiale del governo con tutti i decreti, dati regione per regione e disposizioni sul coronavirus)
FABIO MARCOMIN
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