I 7 luoghi turistici più sottovalutati di Milano

I sette luoghi turistici della città che altrove sarebbero delle grandi attrazioni 

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Ph. @ simonefranzi IG
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In questo è una città tipicamente italiana. Anche Milano fa fatica a valorizzare il proprio patrimonio turistico e culturale. Un esempio? Questi 7 luoghi turistici sottovalutati, che altrove sarebbero delle grandi attrazioni. 

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I 7 luoghi turistici più sottovalutati di Milano

#1 Il “Bunker di Mussolini”

credits il curiosone

Leggenda narra che Mussolini, nell’aprile 1945, trascorse la vigilia della fuga da Milano in un rifugio ubicato in corso Monforte, nascosto sotto il cortile di Palazzo Isimbardi. L’ipotesi non è mai stata confermata, se non da alcune testimonianze indirette. Si tratta di un vero e proprio ricovero antiaereo, finito di costruire nel 1943, in piena guerra mondiale, originariamente destinato alla protezione del prefetto e del suo staff. Ad alimentare il mistero del bunker contribuisce un’altra bizzarra architettura, cioè una torre cilindrica in cemento alta 22 metri.

#2 Il Labirinto di Pomodoro dedicato all’opera di Gilgamesh

credits Veronica Barbesta

Questo luogo è uno dei più affascinanti e segreti di Milano. È dedicato all’opera di Gilgamesh, primo poema epico della storia dell’umanità, e si sonda attraverso opere del maestro in stanze in successione, disposte su una superficie di 170 mq. Il Labirinto è stato costruito tra il 1995 e il 2011 e, oltre ade essere una testimonianza della svolta intimista nella scultura postmoderna, è anche un testamento della riflessione biografica e artistica di Pomodoro.

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#3 Il museo Poldi Pezzoli, una tra le case museo più interessanti d’Europa

credits Museo Poldi Pezzoli

Il Museo Poldi Pezzoli, in via Manzoni 12, è aperta al pubblico dal 1881 ed è amatissima sia dai milanesi che dal pubblico internazionale. La casa-museo, a pochi passi dal Teatro della Scala, è ospitata all’interno di Palazzo Moriggia della Porta. Come si evince dal nome, la casa museo venne creata dal conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli che, mediante disposizione testamentaria del 1871, aveva provveduto a costituire una Fondazione artistica Poldi-Pezzoli che raccogliesse in perpetuo le opere d’arte da lui stesso collezionate e che si trovassero nell’abitazione all’epoca della sua morte.

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#4 La torre branca, la “Tour Eiffel” milanese che sfidò la Madonnina

credits Marc Surla

Questa torre venne progettata e disegnata da Gio Ponti negli anni ’30, ed è considerata una vera opera d’arte, che riuscì ad essere eretta solamente in due mesi e mezzo nel 1933, in occasione della V mostra Triennale, insieme a sei grandi “archi isolati” progettati da Sironi. Situata nel Parco Sempione, la torre diventò inagibile nel 1972 andando fuori servizio. Successivamente è stata restaurata e resa nuovamente accessibile dalla Fratelli Branca, di cui ora porta il nome in omaggio alla sua città. La struttura principale della Torre ha forma tronco-piramidale a sezione esagonale, dal lato di sei metri alla base. Il mercoledì la risalita è gratuita a scolaresche e pensionati.

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#5 L’Ossario di San bernardino delle Ossa, la chiesa più macabra del mondo

credits Lino Pizzol

È una delle chiese più strane di Milano. L’Ossario è vicinissimo al Duomo ed è affrescato da Sebastiano Ricci, precursore del Tiepolo, che introduce la pittura veneta barocca a Milano. Secondo una leggenda, il 2 novembre, giorno dei morti, una bambina, i cui resti si trovano presso l’altare dell’ossario, torna a vivere trascinando gli altri scheletri in una danza macabra. La Chiesa porta con sè molte curiosità. Nel 1728, il re del Portogallo Giovanni V, visitando la cappella, ne rimase talmente colpito da farne erigere una identica a Evora, nei pressi di Lisbona, ricopiandola e chiamandola: la Capela dos Ossos.

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#6 San Maurizio al monastero Maggiore, la “Cappella Sistina di Milano”

credits Milano Policroma

La Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore si affaccia su corso Magenta, situata accanto al Civico Museo Archeologico, a pochi minuti a piedi dal Castello Sforzesco e dal Duomo. La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1503, come si evince dall’incisione su una pietra ritrovata nell’abside. La chiesa fu concepita divisa in due parti, un’aula anteriore, pubblica, dedicata ai fedeli e un’aula più grande, posteriore, riservata esclusivamente alle monache del monastero. Per i visitatori singoli, l’accesso è libero, con l’accoglienza a cura dei Soci Volontari del Touring Club Italiano. Il flusso dei visitatori viene poi regolato in base alla capienza massima consentita nella chiesa.

Fonte: Milano Guida

#7 Il Pirelli Hangar Bicocca, uno dei musei d’arte contemporanea più innovativi d’Italia

credits Franco Lunghi

Il Pirelli Hangar Bicocca sorge all’interno di quelli che erano i vecchi capannoni del Gruppo Ansaldo, dove si producevano bobine per i motori elettrici dei treni: ora, i 7000 mq sono stati trasformati in uno spettacolare spazio espositivo, dove la memoria storica di un ex luogo di lavoro dialoga con la creatività di artisti e architetti contemporanei.

All’interno è completamente dipinto di blu scuro e all’esterno è coperto da una corazza di metallo argentato. L’Hangar Bicocca ospita anche un’opera importante, come I sette palazzi celesti dell’artista tedesco Anselm Kiefer: sette torri imponenti, del peso di 90 tonnellate ciascuna e di altezza variabile tra 14 e 18 metri.

Il resto dello spazio disponibile è dedicato a mostre temporanee, sempre gratuite, che presentano gli artisti più importanti degli ultimi anni.

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ANDREA PARRINO

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Andrea Parrino
Aspirante giornalista, ho iniziato a scrivere a 17 anni e, ancora oggi, porto avanti la straordinaria passione per il giornalismo. Per Milano Post mi occupo di cronaca, specialmente nel campo della politica. A giugno 2024 sono approdato a Libero, occupandomi degli stessi temi di Milano Post

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