Milano è una città logica, concreta e razionale. Proprio in tutto, tranne che per i mezzi pubblici.
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7 assurdità dei mezzi pubblici di Milano
#1 I tram sono maschili, gli autobus sono femminili
Come in tutte la altre città sia i tram che gli autobus vengono identificati da un numero. A Milano però c’è una particolarità. Se il numero lo si dice al maschile significa che si tratta di un tram, se è al femminile è un autobus. L’1 è un tram, la 61 è un autobus. Autobus femminile? Sembra un’assurdità, ma la ragione è che in origine gli autobus contrassegnati di lettere e non da numeri come i tram. L’articolo femminile è rimasto anche quando la lettera è stata sostituita dai numeri.
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#2 I curiosi numeri dei tram
Nei tram c’è un numero scritto davanti in alto e ripetuto su un lato e dietro, serve a identificare la linea. Ma sotto, davanti e sul posteriore c’è un altro numero a caratteri cubitali. E’ il numero di matricola dei vecchi tram. Anche se è inutile è scritto così grande che c’è chi lo confonde con il numero di linea.
#3 Attenzione ai numeri doppi
Le circolari hanno numeri doppi: 90/91. Si chiamano così, con entrambi i numeri. Poco importa se si prende la 90 o la 91, si dice la “90/91”. Una corre in senso orario e l’altro in senso antiorario nel tragitto da viale Isonzo a piazzale Lotto. Bisogna fare attenzione perché passano sulla stessa via ma se sbagli puoi finire sul versante opposto della città.
#4 Abbiamo anche la filovia!
La 90/91 ha un’altra stranezza, oltre ad avere il numero doppio. Insieme alla 92/93 sono le filovie di Milano. Per non farci mancare nulla la filovia la dovevamo mantenere. Se ci pensate non ha senso: o metti il tram o metti l’autobus.
#5 La metro 5 è più vecchia della metro 4
Spostiamoci sottoterra, parliamo di metropolitane. A Milano siamo così veloci che abbiamo inaugurato la M5 ben 7 anni prima della linea quattro. La prima infatti ha aperto nel 2015, la seconda nel 2022 e solo per 6 fermate da Dateo a Linate Aeroporto.
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#6 La trasformazione magica del passante
I treni suburbani prima di arrivare a Milano sono dei normalissimi treni, poi appena entrano in città si trasformano in un passante, diventano un servizio metropolitano grazie alle diverse linee che passano lungo quel tratto binari. Quando escono dalla città tornano ad essere uno dei milioni di treni che circolano nel mondo.
#7 La magia raddoppia sul passante: molti viaggiano gratis
A differenza della metropolitana, nel passante il controllo dei biglietti e degli abbonamenti è totalmente assente, soprattutto nel tratto urbano. Nessun controllo ai tornelli, facilmente scavalcabili e spesso nemmeno chiusi, né in ingresso né in uscita. Rari sono anche i controlli del titolo di viaggio da parte dei controllori a bordo del treno.
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FABIO MARCOMIN
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