Un curioso primato religioso per Milano. Una storia davvero d’altri tempi, anche se tornata di attualità dopo l’esternazione di Papa Francesco sulla “troppa frociaggine” presente nei seminari. A quei tempi il problema per i sacerdoti era però più “tradizionale”: erano le donne. Ci vorrebbe una soluzione alla milanese anche nella Chiesa di oggi?
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Il confessionale è nato a Milano: per difendere il sacerdote dalle tentazioni
Non era un momento facile quello in cui visse Carlo Borromeo. La Chiesa era sconquassata dai movimenti di riforma, Milano era in mani spagnole e vittima di gravi pestilenze. Un periodo nero il cinquecento a Milano.
C’è chi dice che fu ancora più nero anche per colpa sua: il futuro San Carlo ci mise del suo a sperimentare in città i dettami più rigidi del concilio di Trento, perseguitando gli infedeli e limitando la libertà privata con un’intensa attività moralizzatrice.
# San Carlo e le donne
Non fu un tipo facile soprattutto con le donne: cercava di ridurre al minimo i contatti con loro (“il Castissimo, in tutta la sua vita non volendo parlar mai con donna alcuna, anche se gli fosse stretta parente”, scrisse Padre Grattarola) e se doveva proprio accadere si assicurava che ci fossero sempre testimoni, per sfuggire tentazioni di rompere il voto di castità e per evitare le malelingue.
# L’invenzione del Confessionale
Ma non gli bastava applicare su se stesso questa visione della vita. Il suo principio di vita era che l’ordine interiore si raggiungesse attraverso l’ordine esteriore: per rimanere puri occorreva rinunciare il più possibile a contatti con gli altri. Risponde a questa esigenza morale oltre forse a quella sanitaria, per via delle pestilenze, l’invenzione del confessionale: un mobile di legno, chiuso, che consentiva di comunicare tra sacerdote e penitenti solo attraverso una grata bucherellata.
C’è chi ritiene che San Carlo abbia dato un’impronta importante sulla leggendaria sobrietà dei milanesi e sull’attenzione che a Milano si dà all’estetica. E anche sulla propensione dei milanesi di prendersi cura degli altri.
Fonte: Milano Segreta, Francesca Belotti-Gian Luca Margheriti, Newton Compton Libri
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