Che fine ha fatto il materiale di scavo della metro a Milano

Un sistema innovativo per evitare di aumentare traffico e inquinamento dell'aria

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societàitalianagallerie - Trasferimento materiale di scavo
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Nella realizzazione delle ultime metropolitane milanesi, M5 e poi M4, è stata usata una metodologia di lavoro innovativa per spostare il materiale di scavo delle gallerie fuori dalle aree di cantiere. Ecco come funziona e dove viene trasportato il materiale.

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Che fine ha fatto il materiale di scavo della metro a Milano

# Nastri trasportatori nelle stesse gallerie per trasportare fuori il materiale di scavo

Webuild – Metro M4

Per la costruzione delle ultime metropolitane milanesi, la M5 inaugurata nella sua interezza alla fine del 2015 e la M4 operativa da ottobre 2024 fino al capolinea ovest di San Cristoforo Fs, sono state messe in campo alcune metodologie di lavoro innovative per mitigare l’impatto dei cantieri.

Una in particolare è stata importante, soprattutto per la M4 che passa sotto il centro storico e quindi altamente urbanizzato, per evitare il blocco del traffico cittadino e ridurre quanto più possibile l’inquinamento atmosferico generato dalla dispersione delle polveri di scavo: i nastri trasportatori sotterranei. Attraverso questi nastri il materiale di scavo è stato trasportato fuori delle aree di cantiere attraverso le stesse gallerie destinate al transito dei treni delle metropolitane.

# Come funzionavano: il punto di stoccaggio per i camion

Urbanfile – Nastri trasportatori M4

I nastri trasportatori, formati per metà da una struttura metallica tralicciata e per metà da un tappeto di gomma continua largo circa 80 cm, iniziavano il loro percorso dalla camera di scavo. Attraversavano la galleria sotterranea, dal primo all’ultimo anello scavato, e terminavano nell’area esterna del cantiere. Da qui il materiale veniva convogliato su un nastro esterno per poi essere raccolto nelle buche dello smarino, per la M4 a Ronchetto sul Naviglio e in viale Forlanini, dove venivano accumulati tutti i detriti delle lavorazioni. Solo a questo punto entravano in funzione i camion che prelevavano tutto il materiale per trasportarlo nei siti di conferimento e nelle cave.

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# Evitati 75.000 viaggi con i camion per realizzare la M4, pari alla distanza tra Milano e Roma se incolonnati uno dietro d’altro

societàitalianagallerie – Trasferimento materiale di scavo

Questo sistema ha consentito di ridurre la lunghezza del percorso dei mezzi pesanti in città a poche centinaia di metri. Per capire l’impatto positivo dell’impiego dei nastri trasportatori si può prendere a riferimento la realizzazione della linea M4. Secondo le stime basate sui numeri di estrazione dell’ultima metropolitana della città, sono stati evitati circa 75.000 viaggi di camion che, se incolonnati uno dietro d’altro, sarebbero pari alla distanza tra Milano e Roma.

Continua la lettura con: La metro pedonale urbana

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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