Tra il Castello Sforzesco e Parco Sempione si trova Piazza Cannone. Ma perché questo nome?
Quando in Piazza del Cannone c’era un CANNONE VERO
# Esisteva davvero un cannone
In Piazza Cannone, una volta un cannone c’era davvero. Si trattava di un mortaio d’assedio austroungarico del 1911. Fu voluto dall’Impero Asburgico, che cominciò a sviluppare l’arma nel 1906 per poter assaltare le fortezze belghe e italiane.
La potenza del cannone doveva essere in grado di perforare le spesse mura, sparando due tipi di proiettili: il peso del primo era di 384 kg e poteva perforare uno spessore di due metri di calcestruzzo grazie al guscio di cui era ricoperto, mentre il secondo, di 287 kg, con il suo scoppio poteva provocare un buco di 8 metri di larghezza e uccidere i soldati entro un raggio di 400 metri.
Leggi anche Il FORTINO AUSTRIACO a porta Tosa
# La scomparsa negli anni cinquanta
Il primo prototipo del cannone fu terminato nel 1910 e le prime prove della sua efficienza sono state effettuate in Ungheria, in segreto. Confermata la sua potenza, l’arma fu utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale. Andato in pensione, il cannone fu posizionato in quella che poi divenne Piazza Cannone. Oltre a questo, altri esemplari uguali si trovano uno a Rovereto, uno a Bucarest e un ultimo a Belgrado.
Di questi quattro mortai solamente quello di Milano è scomparso: negli anni Cinquanta è stato rimosso dal piazzale senza lasciare traccia, nessuno sa dove sia finito. Le sue grandi dimensioni, e il peso di circa 20 tonnellate non sono facili da smantellare, eppure nessuno ne sa nulla.
Leggi anche La PALLA DI CANNONE nel muro: un reperto straordinario delle CINQUE GIORNATE di Milano
# Un pezzo di passato
Il cimelio, ricordo delle due Guerre, è entrato negli album fotografici di molti turisti e milanesi, che si fermavano in piazza per farsi ritrarre a fianco di questa macchina della morte. Nonostante la mostruosità delle sue azioni e l’aspetto militare di queste grandi armi, i cannoni hanno sempre un certo fascino, non solo per gli appassionati di oggetti e storia bellica, ma di chiunque, ricordando un passato di cui vergognarsi, di cui andare fieri, in qualsiasi caso fanno parte della storia delle civiltà europee. Inoltre, queste macchine fanno parte del progresso tecnologico dell’umanità, seppur utilizzato per fini poco lusinghieri.
Piazza Cannone, si chiama così per via del cannone austriaco che vi ha abitato fino agli anni ’50, poi scomparso misteriosamente. Ora dell’arma infernale nella piazza milanese, rimane solo il nome.
Fonte Milano | Castello – Il cannone sparito di Piazza del Cannone
Continua la lettura con: A Sesto il NUOVO CAMPUS dell’Università San Raffaele: modi e tempi del progetto
SARAH IORI
copyright milanocittastato.it
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.