Gli highlander di Milano: 7 negozi che hanno fatto la storia di Milano e che sono ancora aperti

A Milano ci sono negozi e botteghe che tempo, business o politica non riescono a scalfire

0

A Milano ci sono negozi e botteghe che tempo, business o politica non riescono a scalfire. Se potessero parlare, potrebbero raccontare circa un secolo e mezzo di storia di Milano. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Gli HIGHLANDER di Milano: 7 NEGOZI STORICI che resistono al tempo

Milano nel 1881 – credits rivistainnovare.com

# Pettinaroli, dalla Belle Epoque alla Milano dei grattacieli

Pettinaroli – ph. Pinterest

Le mappe di Pettinaroli in Via Santa Radegonda, hanno attirato gli occhi ammirati di moltissime generazioni. Non solo mappe moderne ed antiche, anche mappamondi e riproduzioni sulle copertine di quaderni e diari.
Oggi vive in Via Brera al n. 4 e l’attività si è ampliata, specializzandosi anche nella vendita di accessori in pelle, cancelleria ed è possibile trovare un articolo unico: biglietti personalizzati scritti in “bella calligrafia”.

Quando venne aperto nel 1881, a Milano nascono la prima associazione italiana per l’emancipazione femminile, l’illuminazione elettrica sostituisce quella a gas e Milano conta 321.839 abitanti, divisi tra i Bastioni (214.004) e Corpi Santi (108.000 abitanti).

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Leggi anche: Esoterica, Fumetto, Antiquaria e le altre LIBRERIE a TEMA più BELLE di Milano (Mappa)

# Peck, il re del gusto dal 1883

Peck – credits scattidigusto.it

Il buon cibo di gusto, a Milano, è un’antica tradizione che prende vita grazie ad un salumiere di Praga, Francesco Peck.
Peck decide di aprire in Via Orefici una salumeria di carni affumicate, dando all’attività un orientamento tedesco. Ci mette poco a diventare uno dei luoghi di culto per il buon cibo a Milano.
Si amplia, si rinnova, fornisce carni pregiate e buoni vini perfino alla Casa Reale. Nel 1912 si trasferisce nei locali che occupa ancora oggi, in Via Spadari.

Alla sua apertura, nel 1883, a Milano entra in funzione il primo impianto che produce illuminazione elettrica, in via di Santa Radegonda, e viene approvato il primo progetto di copertura dei Navigli, dal Castello a Corso Genova.

Leggi anche: Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non ha voglia di cucinare 

# Bonvini, tipografia dal 1909

Credits: bonvini1909.com

Altra attività storica ancora aperta, dal 1909 i Fratelli Bonvini sono il riferimento per l’editoria, cartoleria, cancelleria e arte.
Si autodefinisce un “presidio culturale e testimone dei cambiamenti della città” e, dopo la ristrutturazione della sede, sembra un museo a cielo aperto, dedicato alla tipografia e alla stampa d’arte in generale.
Il restauro conservativo, ha valorizzato “l’assetto originale della cartoleria-tipografia, conservando la disposizione delle macchine da stampa e legatoria, del mobilio artigianale, degli innumerevoli cassetti tipografici“.

Alla sua nascita, a Milano, nel 1909, Angelo Rizzoli acquista la sua prima tipografia, parte dal Rondò di Loreto il primo Giro d’Italia e vola dal Forlanini il primo dirigibile Leonardo Da Vinci.

Leggi anche: Giovanni Ricordi è stato il primo e il più importante editore di musica in Italia

# La Rinascente, lo shopping di Milano dal 1917

La Rinascente – ph. Pinterest

La Rinascente debutta a Milano nel 1917, negli storici locali ex proprietà dei Fratelli Bocconi, che fin dal 1865 avevano aperto a Milano il primo negozio italiano di vestiti pre confezionati.
L’attività, che inizia a sentire l’età, viene rilevata dal Senatore Borletti e l’idea di chiamarla La Rinascente è di Gabriele D’Annunzio, cui Borletti affida l’incarico di trovare un nome attraente.
Da allora La Rinascente è una delle mete per lo shopping meneghino.

A Milano, nel 1917, mentre ancora infuria la Grande Guerra, il Comune rileva la Edison e il comune di Turro viene soppresso per diventare un quartiere della città.

Leggi anche: Breve storia della RINASCENTE: Bocconi, D’Annunzio e i thailandesi

# Ercolessi, la scrittura dal 1921

E E Ercolessi – credits milanodascoprire

Se volevi, o se vuoi anche oggi, una penna stilografica come si deve, E E Ercolessi è il posto giusto. Un simbolo per una Milano dal taglio elegante. Oggi l’attività si concentra in Corso Magenta, con la sua entrata dipinta di verde antico e, soprattutto, le stilografiche e le penne a sfera molto eleganti in vetrina.
Fino al 2002 Ercolessi era anche in Corso Vittorio Emanuele, calamita del passeggio anni ’80 e ’90.
Una curiosità: le lettere E+E che precedono il marchio, sono le iniziali di Edgardo ed Elvira Ercolessi, marito e moglie che fondarono l’attività nel 1921.

A Milano, nel 1921, vengono eletti Mussolini e Lanfranconi alle elezioni di maggio e a novembre nasce il Partito Fascista. Al censimento la città conta 818.148 abitanti.

# La libreria più antica d’Italia: il gioiello milanese nella Galleria Vittorio Emanuele II

Credits: @eostre.23
Libreria Bocca

La Libreria Bocca è un vero e proprio gioiello milanese. Si trova in Galleria Vittorio Emanuele II e custodisce tesori che hanno fatto la storia della cultura italiana. Ma lei stessa è un tesoro nascosto. La Libreria Bocca ha infatti aperto nel 1775 e può essere definita “la libreria più antica d’Italia”.

La Libreria è uno spazio di circa 50 metri quadrati, molto amato da esperti d’arte, di moda e dai turisti. Sì perché i suoi muri ricoperti di scaffali di libri fino al soffitto, le sue sculture, quadri e i pezzi di arredamento che sono vere e proprie opere d’arte rendono la Libreria Bocca una tappa immancabile.

# Il negozio più antico di Milano: nato prima della rivoluzione francese

1768. La Corsica è ancora italiana, in Francia la rivoluzione non è neanche all’orizzonte, l’Australia non è stata ancora scoperta. Milano è occupata dagli austriaci, conta 130mila abitanti e in quella che ai tempi si chiamava Contrada dei Fustagnari, Giuseppe Guenzati fonda l’omonima bottega che commercia tessuti, sete e fustagni.

Il negozio sopravvive all’occupazione francese napoleonica, al nuovo governo austriaco e assiste all’unificazione dell’Italia.

Negli anni Sessanta i nuovi proprietari convertono il commercio all’ingrosso di tessuti e telerie a quello al dettaglio. Non solo: modificano anche i prodotti. Puntano sullo stile british decidendo di concentrarsi sul mercato britannico, specialmente per i prodotti di laneria. 

La ditta Guenzati da allora costituisce un unicum e un punto di riferimento per gli amanti dei prodotti di questo tipo. Gli arredi sono ancora quelli ottocenteschi in noce e si respira ancora l’atmosfera dei tempi andati. Oggi è il negozio in attività più antico di Milano anche se ha rischiato grosso: nel 2018, Assicurazioni Generali, proprietaria dello stabile, aveva deciso di non rinnovare il contratto di locazione. Grazie all’appoggio dell’opinione pubblica, dei suoi affezionati clienti, di Confesercenti, dei media e del Comune, la bottega ha potuto proseguire aprendo a poca distanza dalla sede originale.

 

Continua la lettura con: Il QUARTIERE ARCOBALENO: la NOTTING HILL MILANESE

LAURA LIONTI

LAURA LIONTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 


Articolo precedenteGruppo Italiano, la band più tropical di Milano
Articolo successivoLa febbre del sabato sera: le 10 discoteche di ogni epoca più amate dai milanesi
Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs