Dopo molte polemiche ha finalmente inaugurato il primo interscambio pedonale della M4. A Sant’Ambrogio. Una bella notizia. Anche se perché rientra nella hit parade degli interscambi da brividi di Milano. Per queste ragioni. E con questi compagni. Foto cover: Cantiere Urbanfile – Roberto Majello – Passaggio via Pantano-università
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I 5 interscambi da brividi della metro di Milano: sì, c’è anche l’ultimo arrivato
#1 L’interscambio fantasma tra Missori M3 e Sforza Policlinico M4
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L’interscambio tra le linee M3 e M4 è l’emblema del paradosso metropolitano: un incrocio che, di fatto, non esiste. Sebbene le due linee si sfiorino nel ventre della città, nessuno ha previsto un punto di scambio diretto. L’unica opzione è un percorso pedonale, in parte sotterraneo, che parte dalla stazione di Missori (M3) e riemerge a metà strada verso Sforza Policlinico (M4), sbucando alla fine di via Pantano. Un tragitto che, sotto la morsa del freddo, la furia della pioggia, le insidie della neve o l’afa opprimente, diventa una piccola odissea urbana, tutt’altro che piacevole. Non solo: dove è anche facile perdersi.
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#2 A San Babila M1-M4 si deve uscire e rientrare dai tornelli per passare da una linea all’altra
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Nemmeno l’interscambio tra le linee M1 e M4, a San Babila, sembra seguire la logica di una metropoli che corre veloce. Pur restando sotto la superficie, i viaggiatori sono costretti a uscire dai tornelli della linea di partenza per poi affrontare un corridoio che li conduce a un nuovo ingresso, dove devono nuovamente superare i varchi di accesso. Un paradosso moderno: un passaggio che, invece di semplificare, frammenta il viaggio, trasformando quello che dovrebbe essere un semplice cambio di linea in un percorso a ostacoli.
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#3 Il nuovo interscambio a Sant’Ambrogio di M2 e M4
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L’interscambio alla fermata Sant’Ambrogio tra la linea M2 e M4 è stato appena inaugurato, ma anche in questo caso i passeggeri sono obbligati a uscire all’aperto attraversando i tornelli. A proteggere gli utenti durante il trasbordo c’è una copertura insieme all’incanto di qualche resto di rovine dell’antica Mediolanum da ammirare sotto i propri passi.
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#4 Lotto M1-M5 e si entra in un loop senza via d’uscita
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La connessione tra le linee M1 e M5 è un vero labirinto urbano, una delle sfide più contorte dell’intera rete metropolitana. Muoversi tra i due snodi può trasformarsi in un viaggio circolare, una trappola per i meno attenti. Il percorso obbliga a un’odissea tra lunghi corridoi e scale mobili distribuite su più livelli—e basta un attimo di distrazione per imboccare la direzione sbagliata, finendo intrappolati nel mezzanino o, peggio ancora, risputati fuori dalla stazione. Solo i più navigati, i veri maestri del sottosuolo milanese, riescono a centrare la missione al primo tentativo.
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#5 Loreto M1-M2: la sfida per non perdere l’orientamento
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Un altro incubo metropolitano si consuma a Loreto, dove l’interscambio diventa una prova di resistenza urbana. Le uscite della M1 si aprono su piazzale Loreto, mentre quelle della M2 si disperdono in piazza Argentina, separate da una distanza tutt’altro che amichevole per chi cerca un passaggio rapido. Il salto dalla verde alla rossa non è affatto intuitivo: un attimo di disattenzione e, una volta fuori, l’orientamento svanisce tra le geometrie spietate del traffico e il caos della città.
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