La CHIESA più “ODIATA” dai MILANESI

Ecco a chi è dedicata, chi l'ha progettata, come è stata costruita e perché ai milanesi non va troppo a genio

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openhousemilano IG - San Nicolao della Flue

Una chiesa davvero unica nel suo genere, forse troppo. Ecco a chi è dedicata, chi l’ha progettata e come è stata costruita.

La CHIESA più “ODIATA” dai MILANESI

# L’edificio religioso dedicato al patrono della Svizzera

Credits Andrea Cherchi – Dedica San Nicolao della Flue

Siamo in Via Dalmazia, al centro del quartiere Forlanini. Fu proprio la costruzione del quartiere, agli inizi degli anni ’60 del ‘900, a rendere necessaria l’istituzione di una nuova parrocchia. Dedicata a San Nicolao della Flüe, patrono della Svizzera, un primo progetto per la costruzione della chiesa fu infatti realizzato dall’architetto zurighese Fritz Metzger, nel 1962, ma venne accantonato. Quello definitivo fu ad opera dell’architetto Ignazio Gardella con Anna Castelli Ferrieri, mentre l’edificio religioso fu costruito tra il 1968 e il 1970.

# La “nave rovesciata” sul tetto

Credits Andrea Cherchi – San Nicolao della Flue 

La sagoma esterna è davvero unica, molto particolare, tanto distante dai consueti canoni costruttivi che ha fatto fin da subito storcere il naso a molti milanesi. A chiudere la struttura dell’edificio volutamente scarno, sopraelevato rispetto alla piazza, c’è infatti quello che dovrebbe rappresentare la vela o la chiglia di una nave rovesciata. 

# Costruita in cemento armato

openhousemilano IG – San Nicolao della Flue

Anche all’interno è visibile la forma che si è deciso di dare alla volta. La chiesa poggia su basamento dento il quale ci sono i locali parrocchiali e di servizio e su una serie di portali ricurvi in calcestruzzo armato a vista. L’edificio si suddivide in tre navate, con quella centrale a creare un effetto di slancio accentuato dall’illuminazione che entra delle finestre a feritoia.

Credits Andrea Cherchi – Organo San Nicolao

Sopra il tabernacolo e il fonte battesimale in beola, disegnati da padre Costantino Ruggeri, è presente l’organo.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Io abito vicino a questa chiesa e personalmente mi piace molto l’atmosfera all’interno.

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