È questa la foresta più infestata del pianeta.
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Ci entri ma non ne esci più: la «foresta paranormale»
# Nel solco delle leggende di Transilvania
C’è una foresta della Transilvania che non si sottrae né alla fama della regione Nord della Romania, né alla leggendaria storia dei fenomeni paranormali avvenuti nei boschi.
È la foresta di Hoia Baciu che estende il proprio alone di mistero su una superficie di 300 ettari, nei pressi di Cluj Napoca.
Come se non bastasse la fama della Transilvania, la foresta di Hoia Baciu è soprannominata Triangolo delle Bermude di Romania, per una serie di fenomeni che non riescono ad essere spiegati razionalmente.
Dopotutto siamo in Transilvania, le strane leggende da queste parti sono la norma. E la popolazione locale non si sottrae al racconto.
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# “State alla larga da quella terra”
Chi abita da queste parti evita di mettere piede a Hoia Baciu. Da secoli una raccomandazione si fa strada nelle generazioni nate a Cluj Napoca: “State alla larga da quella terra, presenze maligne la abitano”.
Ancora oggi questo antichissimo avvertimento è scandito dalla popolazione locale, con l’intento di trasmetterlo per secoli nel futuro.
La foresta ha un aspetto molto curioso: sebbene abbia un’età secolare, gli alberi sembrano giovani, presentano il tronco piccolo e – in alcuni casi – deformato, ricurvo, con un aspetto poco naturale.
Per non farsi mancare nulla, nel cuore della foresta di Hoia Baciu, c’è una formazione circolare, dove non riesce a crescere nessun tipo di vegetazione.
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# Una serie di strane sparizioni
Sebbene gli abitanti si tramandano da secoli la reputazione di Hoia Baciu, è soltanto dagli anni ’60 che si hanno le prime prove documentali dei fenomeni paranormali. Quelle precedenti sono infatti solo nella tradizione orale della popolazione.
Il caposaldo è legato alla sparizione di un pastore con tutto il suo gregge di oltre 200 pecore, entrati nella foresta a pascolare e mai più ritrovati. Dopo la scomparsa gli abitanti di tutte le città vicine hanno setacciato l’intera zona, ma del pastore e degli animali non si è avuta più alcuna notizia.
Pare che anche un gruppo di contadini abbia fatto l’ingresso tra questi alberi, senza uscirne mai più e si siano trasformati in quegli alberi ricurvi dalla forma innaturale.
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# I viaggi nel tempo
Inspiegabile l’episodio accaduto ad una donna, entrata nella foresta con in tasca una moneta del XV secolo: ritrovata giorni dopo, aveva lo stesso aspetto di quando è scomparsa, compresa la moneta in tasca.
Ancora più strano il resoconto di una bambina di 5 anni, smarrita a Hoia Baciu. Per anni c’è chi ha giurato di udire nella foresta le urla di una bambina. Forse si trattava di una bimba di 5 anni, scomparsa nella foresta e ritrovata 5 anni dopo. Dopo tutto quel tempo indossava gli stessi abiti del giorno della sparizione e, soprattutto, senza alcun segno del tempo trascorso.
Per qualche strano motivo la bambina era convinta di aver vagato per qualche ora, mentre erano passati 5 lunghi anni.
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# La foresta è abitata anche dagli UFO
Hoia Baciu è anche uno dei luoghi in cui gli avvistamenti di UFO sono meglio documentati. Le prime testimonianze risalgono all’agosto del 1968, quando l’ex ufficiale Emil Barnea ha scattato la foto di un misterioso disco volante avvistato nel cielo sopra la foresta.
La foto di Barnea è poi diventata celebre, oggetto di approfonditi studi da parte della comunità internazionale.
Il direttore dell’osservatorio di Cluj disse all’epoca che si trattava dell’immagine di un pallone aerostatico, immortalato da prospettiva particolare.
Gli esperti hanno comunque giudicato la foto autentica, un reperto indispensabile per chi crede agli UFO e alla connessione con forme di vita extraterrestri.
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# I malesseri degli escursionisti
Chi si avventura, nonostante tutto, nella foresta di Hoia Baciu, racconta le sue strane sensazioni.
C’è chi si sente osservato, che nota strane presenze rannicchiate tra le fronde degli alberi, chi denuncia un malessere generale e un mal di testa invalidante e chi presenta delle eruzioni cutanee simili ad ustioni.
Il primo a notare queste ustioni, è stato il biologo Alexander Sift. Andato nella radura circolare per studiare il fenomeno dell’infertilità di quel tratto di foresta, ha sviluppato ustioni e avuto febbre alta per oltre 2 settimane.
Tornato in zona deciso a trovare una spiegazione, ha scoperto un elevato tasso di radioattività. L’uranio presente nel sottosuolo, potrebbe essere responsabile delle cheratosi.
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# Altre leggende della foresta
Ci sono poi immagini di fotografie al paesaggio, che ritraggono volti, umani e sinistri, che prendono forma tra gli alberi o compaiono improvvisamente.
Si narra che con l’aurora, una strana nebbia sale nella foresta e, con essa, centinaia di occhi verdi.
Infine ci sono anche quelli che non si lasciano suggestionare da questi racconti, e scelgono Hoia Baciu per effettuare escursioni all’aperto o per praticare un gran numero di attività sportive, grazie ad una pista ciclabile, campi attrezzati per il sotfball e il tiro con l’arco.
Magari con la speranza di assistere ad un fenomeno paranormale, ma non da protagonisti delle sparizioni, ovviamente.
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LAURA LIONTI
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