Si dovevano chiamare così: i nomi delle fermate della metro nel progetto originale

Forse non tutti sanno che alcune stazioni avrebbero dovuto chiamarsi in un altro modo

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Credits arbalete-wikipedia - Nomi delle stazioni metropolitana secondo i progetti originali

Il nome di una stazione della metro spesso identifica un quartiere. Forse non tutti sanno che alcune stazioni avrebbero dovuto o potuto chiamarsi in un altro modo. Vediamo di quali stiamo parlano.

Si dovevano chiamare così: i nomi delle fermate della metro nel progetto originale

# Invece di Porta Venezia: OBERDAN

Porta Venezia M1

Il nome originario previsto per la stazione di Porta Venezia, quando la rete metropolitana milanese prevedeva le sole M1 e M2 nell’odierna configurazione, era Oberdan. La denominazione si riferiva al piazzale soprastante alla fermata.

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# Invece di Amendola: FIERA

Credits mainardielisabetta IG – Amendola M1

In origine la stazione Amendola sulla linea M1 si sarebbe dovuta chiamare “Fiera”. Il motivo era la presenza nelle vicinanze dell’allora fiera di Milano, chiusa agli inizi degli anni 2000 con il trasloco nei padiglioni di Rho. Il nome ha subito diverse modifiche nel corso degli anni: in fase di apertura venne denominata “Amendola-Fiera”, poi “Amendola Fieramilanocity” fino all’attuale “Amendola”.

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# Invece di Uruguay e San Leonardo: GALLARATESE (1 e 2)

San Leonardo M1

Anche per la stazione di Uruguay, aperta ad aprile 1980 come parte del prolungamento da QT8 a San Leonardo, era previsto un altro nome secondo il progetto originario: Gallaratese 1, per il quartiere in cui è localizzata. Alla stazione di San Leonardo, situata nel quartiere da cui prende il nome, spettava invece il nome di Gallaratese 2.

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# Invece di Bonola: OLONA

Bonola M1

Tra le due stazioni c’è quella di Bonola, che prende il nome dalla vicina piazza intitolata a Federico Bonola. La denominazione originaria era stata individuata in Olona per identificare il fiume che scorre interrato nelle vicinanze.

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# Le fermate accorciate: VILLA e SESTO

Credits arbalete-wikipedia – Progetti originali metropolitana di Milano

Tra le altre stazioni per cui era stato ipotizzato un nome differente, più breve, ci sono quelle di Villa San Giovanni che si sarebbe dovuta chiamare Villa e quella di Sesto Marelli solo Marelli. Nel secondo caso gli utenti hanno comunque utilizzato per anni questo nome in quanto non erano presenti altre stazioni nel territorio comunale di Sesto San Giovanni.

# Invece di Abbiategrasso: CHIESA ROSSA

Piazza Abbiategrasso M2

L’attuale stazione di Piazza Abbiategrasso sulla linea M2, in base ai progetti stilati negli anni ’90, si sarebbe dovuta costruire sotto via Montegani e avrebbe dovuto chiamarsi Chiesa Rossa per identificarsi con il quartiere. Oggi la denominazione estesa è Piazza AbbiategrassoChiesa Rossa.

# Invece di Gioia: CENTRO DIREZIONALE. Invece di Moscova: GARIBALDI

Progetti originali metropolitana di MilanoAltre stazioni sulla linea verde avrebbero potuto avere altre denominazioni: Centro direzionale 1 e 3 rispettivamente al posto di Porta Garibaldi FS e Gioia, e probabilmente Garibaldi invece dell’attuale Moscova.

# Invece di Porta Romana: MEDAGLIE D’ORO

Stazione di Porta Romana

Tra le stazioni più iconiche c’è Porta Romana, a pochi passi dall’omonima porta cittadina e dal quartiere stesso. Inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Medaglie d’Oro, come la piazza che la ospita, ma si scelse di darle il nome che la identificasse con la zona.

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# Invece di Lodi T.I.B.B.: PORTA ROMANA

Lodi T.I.B.B.

Spettava invece all’attuale stazione di Lodi T.I.B.B, in piazzale Lodi, il nome di Porta Romana in quanto posizionata nei pressi della stazione ferroviaria con la medesima denominazione.

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# Invece di Porto di Mare: FABIO MASSIMO 

Porto di Mare

Sempre sulla linea M3, un’altra fermata avrebbe dovuto chiamarsi in modo diverso rispetto al nome scelto in via definitiva: Porto Mare, per la prossimità all’omonimo progetto, mai realizzato, di un porto fluviale che sostituisse la Darsena. In base ai primi progetti infatti la stazione doveva essere chiamata Fabio Massimo, come la via che parte da viale Omero e che termina nei pressi di una delle uscite. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.