La storia della rivista di giochi di parole più famosa d’Italia.
La SETTIMANA ENIGMISTICA è nata a MILANO
# La nascita della rivista di giochi di parole più famosa d’Italia
La storia della Settimana Enigmistica inizia in un piccolo appartamento di Milano in Via Noe 43, la via ad angolo con il Bar Basso, preso in affitto da Giorgio Sisini, ingegnere sardo di nobili origini arrivato in città dopo la laurea con la disapprovazione del padre, e dalla futura moglie, l’austriaca Idell Breitenfeld. Fu proprio prendendo ispirazione da un periodico austriaco molto diffuso, Das Rätsel (l’enigma, l’indovinello), che la coppia decise di creare la rivista. Il primo numero fu pubblicato in 16 pagine il 23 gennaio 1932 al costo di 50 centesimi di lire.
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# Pubblicata ininterrottamente da oltre 90 anni
Il periodico settimanale di enigmi, parole crociate, anagrammi, rebus e molto altro è edito ininterrottamente dalla data della sua prima pubblicazione, superando i 4.700 numeri. Viene venduto anche all’estero. Sono state solo due le interruzioni, entrambe per causa di forza maggiore nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. I numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono infatti dopo circa due mesi, con le scuse verso i lettori. La rivista si compone di 48 pagine e l’ultimo restyling è avvenuto nel 1995. Dal 2014 si può scaricare anche in formato digitale su tablet iPadOS, Android e Kindle.
# L’unica senza pubblicità al suo interno
Si può considerare come la capostipite tra le riviste di enigmistica italiana, in particolare la prima a diffondere questo tipo di arte verso il grande pubblico, nonostante oggi ce ne siamo tantissime altre di simili. Proprio in una delle didascalie in alto nella prima pagina di copertina viene sottolineato questo fatto: “la rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!“. Una caratteristica che però distingue la Settimana Enigmistica dalle concorrenti è quella di non accettare pubblicità al suo interno e di utilizzarla solo in estate per la propria diffusione.
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FABIO MARCOMIN
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